Le violazioni dei diritti umani contro civili e attivisti curdi nella regione curda dell’Iran sono continuate nel febbraio 2024.
Nei suoi rapporti mensili, la Rete per i diritti umani del Kurdistan (KHRN) evidenzia casi di violazioni dei diritti umani in Kurdistan e violazioni dei diritti dei civili curdi in diverse regioni e città dell’Iran.
KHRN ha pubblicato un nuovo rapporto che include tutti i casi registrati e segnalati in tutto l’Iran attraverso le proprie fonti e meccanismi di verifica dal 1 aprile al 30 aprile.
Esecuzioni
Secondo gli accertamenti del KHRN, l’Iran ha giustiziato almeno sei prigionieri ad aprile, quattro con accuse legate alla droga e due per “omicidio premeditato”. Le esecuzioni hanno avuto luogo nelle carceri di Orumiyeh, Hamadan, Kerman, Karaj, Saqqez e Ardabil.
Esplosioni di mine antiuomo
Il mese scorso l’esplosione di mine antiuomo ha ucciso un civile a Gilan-e Gharb e ne ha ferito un altro a Saqqez.
Kolbar e commercianti
Durante questo periodo almeno quattro kolbar sono stati uccisi dalle guardie di frontiera iraniane e 22 kolbar sono rimasti feriti.
Dei feriti, 18 sono stati colpiti dalle guardie di frontiera iraniane, due sono caduti dall’alto al confine, uno è stato picchiato e uno è rimasto ferito durante l’inseguimento delle guardie di frontiera.
Detenzioni e arresti
Nel corso del mese di aprile le forze iraniane hanno arrestato almeno 45 civili, tra cui otto attivisti, un giornalista e un ex prigioniero politico.
Almeno 13 dei civili detenuti sono stati mandati nelle carceri di Oshnavieh e Naqadeh per scontare pene detentive.
Condanne
Nell’ultimo mese i tribunali iraniani hanno condannato almeno 10 persone a pene che vanno da tre mesi a 10 anni di prigione.
Tra i condannati c’e il rapper curdo Saman Yasin in esilio a Babak nella provincia di Kerman, condannato a cinque anni di reclusione dal Tribunale rivoluzionario islamico di Teheran dopo un anno e sette mesi di detenzione.