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Appelli

Free Heval Talip

All’alba del 22 maggio scorso, durante una vasta operazione di polizia, Talip è stato arrestato con una serie di accuse infamanti e surreali. Attualmente è recluso nel carcere di Catania incredulo e sconcertato per la palese ingiustizia che sta subendo. Talip è un attivista politico e il suo arresto è l’ennesima allarmante manifestazione di repressione e persecuzione politica perpetrata ai danni di chi non si è mai voltato dall’altra parte e si è sempre esposto per la difesa dei diritti dei più deboli.

Talip è un attivista politico ma è anche di nazionalità curda e questo probabilmente rende oggi la sua posizione ancora più scomoda. Da decenni, i curdi sono vittime di una campagna di repressione principalmente da parte del regime turco, ma anche da quello iraniano, siriano ed irakeno che mirano a negare la loro identità culturale e politica. Gli arresti arbitrari, le torture e le lunghe detenzioni senza processo sono strumenti usati per sopprimere il movimento curdo e soffocare ogni aspirazione di autodeterminazione. Ma gli interessi europei, si sa, impongono collusioni anche con i peggiori regimi autoritari per non rischiare di far saltare l’establishment (vedi i 6 miliardi alla Turchia per impedire l’arrivo in Grecia dei profughi siriani).

L’intento di criminalizzare i movimenti di liberazione e punire chi lotta per l’autodeterminazione dei popoli oppressi è un chiaro esempio di questa tendenza. Etichettare come pericolosi terroristi anche coloro che fuggono da fame, guerre e oppressioni, basandosi su narrazioni distorte e fuorvianti, è la risultante dei nostrani decreti sicurezza e dell’infame decreto Cutro varato all’indomani dell’ennesima strage di stato a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023. Oramai la criminalizzazione delle navi umanitarie e della Solidarietà è sempre più una regola, nonostante si siano sgonfiati tutti i teoremi persecutori contro le ONG ed il Tribunale di Crotone condanni il ministro Piantedosi a risarcire SOS Humanity per l’illecito fermo.

È esattamente questo il contesto in cui si colloca l’arresto di Talip, ingiustamente accusato, ma anche la detenzione di Maysoon Majidi curdo iraniana e Marjan Jamali ,iraniana, entrambe colpite dallo stigma dello scafista e accusate senza prove di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

* Chiediamo l’immediato rilascio di Talip, di Maysoon Majidi e di Marjan Jamali, vittime di un sistema giudiziario che li ha ingiustamente privati della libertà;

* Chiediamo la fine di una assurda persecuzione che mira a privare persone innocenti della propria dignità.

La lotta per la libertà e la giustizia non può essere soffocata dalla brutalità del potere. Oggi più che mai, è essenziale alzare la voce contro queste forme di oppressione, sia dentro che fuori i confini nazionali, per affermare con forza che i diritti umani non sono negoziabili e che ogni forma di tirannia deve essere combattuta con determinazione e coraggio.

RETE FREE HEVAL TALIP

Promossa da: Catanesi Solidali con il Popolo Curdo , Associazione La Kasbah – Cosenza, Rete Kurdistan Italia , La Base –Cosenza, Palermo Solidale con il Popolo Curdo , Comitato di Base No Muos Palermo , CSOA Cartella –Reggio Calabria, Cobas Scuola Sicilia , Rifondazione Comunista Cosenza , Yairahia Onlus – Cosenza, LasciateCIEntrare, CarovaneMigranti, Associazione Verso il Kurdistan – Odv Alessandria

Aderiscono: Rete 26 Febbraio, Associazione Fonti di Pace, Cobas Lavoro Privato – Cosenza, Sportello Legale Stand-Up Cosenza, Potere al Popolo – Calabria, Mem.Med. – Memoria Mediterranea, Popolazione Carceraria – Patrie Galere, Sinistra Italiana – Sicilia, Collettivo Addùnati – Lamezia Terme, Cobas Brindisi No G7, Rete Kurdistan – Emilia Romagna, Partito della Rifondazione Comunista – Calabria, USB – Calabria, Carovane Migranti, Joggi Avant Folk Festival, Melting Pot Europa, Laboratorio “Andrea Ballarò” Palermo, Sezione Anpi Città di Cosenza “Antonello Antonante”, Antudo

Mimmo Lucano, Elisa Sorrentino, Luna Casarotti, Giuliana Commisso, Clelia Maletta, Elisabetta Della Corte, Angela Chiodo, Massimiliano Orrico, Nelly Bocchi, Laura Schrader, Laura Corradi, Giuseppe Tiano, Maria Francesca D’Agostino, Luigi Ferraro, Giuliano Giovannini

Info-adesioni: freehevaltalip@gmail.com

5X1000 a UIKI Onlus

5 x Mille a
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

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