La portavoce del partito DEM Ayşegül Doğan ha accusato il governo turco di razzismo anti-curdo e ha messo in guardia dalla crescente divisione nella società. Decine di persone sono state arrestate per aver ballato canzoni curde. La portavoce del partito DEM Ayşegül Doğan in una conferenza stampa ad Ankara ha messo in sull’aumento del razzismo anticurdo in Turchia. L’esponente polotico ha sottolineato i recenti arresti e detenzioni di curdi in diverse province della Turchia e ha spiegato che è stata lanciata un’operazione per cercare specificamente registrazioni di matrimoni ed eventi curdi.
“Alcune di queste registrazioni sono recenti, altre provengono dal passato. Donne e giovani vengono arrestati perché ballano al ritmo di canzoni curde. Decine di persone sono ora in prigione a causa di tutto questo.” La procedura criminalizza i curdi nella loro vita quotidiana, ha affermato Ayşegül Doğan, aggiungendo: “Apparentemente c’è un nuovo reato penale: essere curdi è un crimine. Non è loro permesso parlare la loro lingua, ballare le loro danze ed essere eletti a cariche politiche. “
“Bijî Serok Apo” descrive una realtà sociale
Le persone colpite sono accusate, tra l’altro, di aver scandito slogan come “Bijî Serok Apo”. “Questo slogan – ha affermato l’esponente politico – descrive una realtà sociale e non costituisce reato penale. “Ci sono sentenze corrispondenti della Corte Costituzionale, della Corte di Cassazione e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo questo slogan è considerato parte della libertà di espressione.”
Ha accusato il governo di razzismo anti-curdo e ha affermato: “Questa ferita sta danneggiando la pace sociale di cui abbiamo bisogno più di ogni altra cosa. Chiediamo ai responsabili di discutere di una soluzione invece di perseguire una politica che la renda impossibile. Si può criminalizzare lo slogan ‘Bijî Serok Apo’, ma non si può negare il fatto che Öcalan si sia battuto per una soluzione alla questione curda e svolga un ruolo fondamentale e che i regimi precedenti hanno già fallito con questa politica di messa al bando. Il nostro partito vorrebbe ricordarlo alla gente. Ciò che caratterizza la nostra politica è la nostra lotta persistente. Paghiamo un prezzo elevato per questo, ma non rinunceremo alla lotta per l’uguaglianza e la giustizia”.
Abbigliamento, slogan e colori sono vietati in Turchia, non si tratta solo della danza circolare curda Govend che viene criminalizzata, sostiene la portavoce del Partito Dem che aggiunge: “Nelle zone abitate prevalentemente da curdi, cioè in Kurdistan, non sono tollerati nemmeno i segnali stradali curdi. Lo sappiamo dagli anni ’90. I colori verde-giallo-rosso sono stati vietati per anni. Sono vietati vestiti, slogan e colori”. Chi ne ha tratto beneficio? Facciamo appello all’alleanza governativa affinché non utilizzi i curdi per condurre la sua lotta per il potere e non divida la società. Le persone innocenti devono essere arrestate immediatamente”.