Il Partito della democrazia e dell’uguaglianza dei popoli(DEM) sta portando avanti i piani per una manifestazione di massa a Diyarbakır (Amed) il 13 ottobre. Con lo slogan “Resistendo al complotto, ci riuniamo ad Amed per la libertà”, la manifestazione mira a sfidare le politiche di guerra del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il continuo isolamento imposto ad Abdullah Öcalan, il leader imprigionato del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK).
Nei giorni precedenti l’evento, i membri del partito DEM si sono impegnati attivamente nell’organizzazione in tutta Diyarbakır e non solo, collaborando con aziende locali, gruppi comunitari e alleati politici per incoraggiare la partecipazione.
I funzionari del partito DEM, tra cui i parlamentari Beritan Güneş e Adalet Kaya, hanno condotto attività di sensibilizzazione in aree di Diyarbakır come Peyas, Yenişehir e Sur, incontrando residenti, negozianti e gruppi di donne per mobilitare il sostegno.
Allo stesso tempo, i rappresentanti del partito DEM a Istanbul si sono coordinati con vari partiti politici e organizzazioni della società civile. Hanno incontrato i leader del partito laburista (EMEP) e altri gruppi, come la Federazione delle assemblee socialiste e le Madri della Pace per sottolineare l’importanza della manifestazione e chiedere solidarietà.
La manifestazione a Diyarbakır è il momento più alto fino ad oggi in una serie di proteste che chiedono la fine dei 42 mesi di detenzione in incommunicado di Öcalan. Durante questo periodo, Öcalan è stato tagliato fuori da qualsiasi comunicazione con il mondo esterno, una situazione che ha portato a critiche diffuse e a continue pressioni da parte di gruppi pro-curdi. La manifestazione è vista come un ultimo disperato tentativo di evidenziare la situazione di Öcalan e chiedere il riconoscimento del suo diritto a comunicare, che molti considerano cruciale per qualsiasi processo di pace duraturo in Turchia.
La tempistica della manifestazione è significativa, a seguito dei recenti gesti simbolici di pace da parte della leadership politica turca. Il leader di estrema destra del Partito del movimento nazionale (MHP) Devlet Bahçeli, da tempo critico delle iniziative politiche curde, ha fatto notizia stringendo la mano al co-presidente del partito DEM Tuncer Bakırhan durante la sessione di apertura del parlamento turco il 1° ottobre. La successiva dichiarazione di Bahçeli che chiedeva “la pace nel nostro paese”, sostenuta dal dichiarato sostegno di Erdoğan al dialogo nazionale, ha portato a speculazioni sulla possibilità di un rinnovato processo di pace.
I funzionari del partito DEM hanno reagito con cautela. Pur riconoscendo l’importanza dei gesti, sostengono che sono necessarie azioni concrete per apportare un vero cambiamento. Il partito DEM sostiene che qualsiasi processo di pace significativo deve includere un dialogo rinnovato con Öcalan che considera essenziale per risolvere la questione curda. “La pace sociale richiede più di alcuni gesti: richiede azioni sostanziali”, ha osservato la parlamentare del partito DEM Adalet Kaya. Ha richiamato l’attenzione sul ruolo di Öcalan nel processo di pace del 2013-2015, sottolineando la sua influenza nel ridurre la violenza e facilitare le discussioni in quel periodo.
Mentre proseguono i preparativi per la manifestazione, i leader del partito DEM sottolineano che il loro obiettivo è quello di sostenere la pace, l’unità e i diritti curdi. Vedono la manifestazione come una piattaforma importante per amplificare la loro richiesta di una soluzione democratica e pacifica alla questione curda in Turchia.
