Siria

26 civili uccisi e oltre 140 feriti in 48 giorni a Tishreen

La Turchia e l’SNA hanno ucciso 26 civili, tra cui giornalisti, artisti e politici, e ferito più di 140 cittadini negli attacchi contro la diga di Tishreen dall’8 dicembre. Gli attacchi lanciati dalla Turchia e dall’Esercito nazionale siriano (SNA) contro la diga di Tishreen e il ponte di Qereqozak dall’8 dicembre 2024 sono giunti al 47° giorno. La resistenza dei popoli curdo, arabo, armeno e assiro contro gli attacchi continua. Negli attacchi 26 persone, tra cui giornalisti, artisti e politici sono state uccise e più di 140 persone sono rimaste ferite.

Civili bombardati 11 volte

I cittadini hanno avviato un presidio alla diga di Tishreen l’8 gennaio con l’appello contro gli attacchi dell’Amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale. Dal giorno in cui è iniziata la mobilitazione fino al 22 gennaio, la Turchia e l’SNA hanno bombardato il presidio 11 volte.

Il bilancio di 48 giorni di attacchi è il seguente:

* Il 10 dicembre 2024 sono scoppiati violenti scontri dopo che le forze SNA sostenute dalla Turchia hanno attaccato la diga di Tishreen. L’attacco è stato respinto. Come risultato degli attacchi della Turchia, l’elettricità è stata interrotta a Sirîn, Kobanê, Ayn Issa, Qinê, Çelebiyê e nei villaggi intorno al Cantone dell’Eufrate. La diga è stata completamente disattivata a causa degli attacchi in corso.

* L’11 dicembre 2024 2 persone sono state uccise e altre 2 sono rimaste ferite in un attacco turco a un’ambulanza che trasportava i feriti sulla strada della diga Sirrîn-Tishreen. Si è appreso che uno degli uccisi era l’autista dell’ambulanza Kurdo Bozî.

* Tra il 10 e il 13 dicembre sono stati condotti più di 160 attacchi da UCAV(droni) sulla diga di Tishreen e nei suoi dintorni. In questi attacchi anche la diga e gli insediamenti civili sono stati presi di mira. Il 14 dicembre 2024 i cantoni dell’Eufrate e di Manbij sono stati tagliati fuori dall’elettricità e dall’approvvigionamento idrico a causa degli attacchi turchi e dell’SNA alla diga di Tishreen e al ponte di Qereqozak. Il 15 dicembre 2024, le case dei cittadini sono state gravemente danneggiate a seguito del bombardamento contro la diga di Tishreen e i dintorni del cantone dell’Eufrate.

* Il 18 dicembre 2024 durante gli attacchi alla diga di Tishreen, i combattenti delle Forze democratiche siriane (SDF) hanno trovato un documento con la scritta “Documento di identità di protezione temporanea del Governatorato di Hatay del Ministero degli Interni” sul membro dell’SNA di nome “Melik Erabi”.

* Il 19 dicembre 2024 il veicolo che trasportava i giornalisti Cihan Bilgin e Nazım Daştan è stato preso di mira da un drone turco sulla strada tra la diga di Tishreen e la città di Sirîn. Entrambi i giornalisti sono rimasti uccisi e l’autista del veicolo Ezîz Hec Bozan, è rimasto ferito.

* Il 26 dicembre 2024, il Consiglio militare di Manbij ha risposto alle affermazioni del Ministero della Difesa secondo cui “l’SNA ha il pieno controllo della diga” con le parole “Siamo attualmente alla diga di Tishreen e siamo diretti a Manbij”. Lo stesso giorno l’addetto stampa delle SDF Farhad Shamie ha negato la dichiarazione del Ministero della Difesa secondo cui “l’SNA ha il pieno controllo della diga di Tishreen” con le parole “Siamo qui e saremo qui” nel suo discorso sulla diga.

* Il 27 dicembre 2024 Mehmûd Mudir Muslim (50), una guardia di sicurezza della municipalità è stato ucciso in un attacco contro l’edificio del comune nella città di Tishreen. Molti veicoli e case sono stati danneggiati.

* Il 2 gennaio un UCAV turco ha bombardato una panetteria nella città di Ciriniyê, a sud della diga di Tishreen, provocando danni materiali.

* Il 2 gennaio, gruppi SNA “Huras El Dîn” provenienti da Uzbekistan, Turkistan e Cecenia hanno attaccato i villaggi di Etşanê, Seîdîn, Xirbet Tiwênê, Mihşiyet El Şêx, Ubêd El Mistefa, Xirbet Zemale, Mestaha, Girê Siryatel ed Eloş a sud-est di Manbij.

* Dall’8 dicembre al 3 gennaio, la Turchia e l’SNA hanno condotto più di 280 attacchi aerei sulla diga di Tishreen e nei suoi dintorni.

* Il 3 gennaio la Turchia ha bombardato 3 volte la città di Dêr Hafir e 5 volte la diga di Tishreen con aerei da guerra.

* L’8 gennaio 3 civili sono stati uccisi e 15 civili sono rimasti feriti in un attacco di droni turchi contro civili diretti alla diga. I nomi delle persone uccise nell’attacco al convoglio diretto alla diga di Tishreen sono i seguenti: “Zozan Hemo, Kerem Ehmed El Shihab El Hemed (uno dei dirigenti della comunità femminile di Zenûbiya), Azad Ferhan Mihemed Hesan (membro del movimento giovanile rivoluzionario siriano). I nomi dei cittadini feriti sono i seguenti; Dıyar Mıhemed Hecî, Mıhemed Mıstefa Heqıl, Hısên Salım Sılêman, Mıstefa Mehmûd Yûsıf, Arıf Elî Ehmed, Mıhemed Enter Beko, Delîl Ebdela Mıhemed, Aldar Ebd, Elezîz Ibrahîm, Şeyda, Najîb Berkel, Masûd Fetah Eqîl, Mıhemed Osman Daban, Mehmûd, Hesen Şahîn, Feyha Elî, Îbrahîm Xelîl Salih.

* Mistefa Ebdî ed Elî Şaşo sono stati uccisi il 9 gennaio quando i loro veicoli sono stati bombardati mentre si recavano alla diga di guardia dal villaggio di Girkê di Kobanê.

* Il 15 gennaio la folla di civili in viaggio verso la diga di Tishreen dal Cantone dell’Eufrate sono state nuovamente attaccate. Secondo le prime informazioni, 1 cittadino è stato ucciso e 4 sono rimasti feriti a seguito del bombardamento. In un altro attacco nello stesso giorno altri 3 cittadini sono stati uccisi e 19 sono rimasti feriti. In totale 4 persone sono state uccise e 22 sono rimaste ferite in un giorno. I nomi di coloro che sono stati uccisi sono i seguenti: Omer Hisên Derwêş, Osman Mustefa Îbrahîm e Basim Omer. Alcuni dei feriti sono i seguenti: Îlham Xelîl Derwêş (36), Dîlan Murad Xelîl (21), Edle Mustefa Mihemed Elî (24), Azad Idrîs, Yasir Hemîd, Mazlûm Hemo (30), Meryem Henan (70), Mahir Mehyedîn, Kurdo Mehmûd Hesen, Fatme Omer Elî, Izedîn Hecî Ebas, Osman Îbrahîm, Hîbe Omer Ezîz, Ronîze Mihemed Elî e Mihemed Ebdulqadir.

* Il 16 gennaio è stato effettuato un attacco contro le persone di guardia alla diga di Tishreen. Nell’attacco è morto 1 cittadino e sono rimasti feriti 17 civili. Mihemed Hiso, un membro delle Forze di sicurezza interna è stato ucciso lo stesso giorno in un secondo attacco.

* Il 18 gennaio 6 cittadini sono stati uccisi e 19 persone sono rimaste ferite nell’attacco contro i civili di guardia. I nomi delle persone assassinate sono i seguenti: Bavê Teyar, Ekrem Rixo, Kêfo Osman, Menîce Heyder, Mizefer Mihemed e Ebdulqadir Îbrahîm. I nomi dei feriti sono i seguenti: Rojda Necmedîn Osman, Ebdulkerîm Mihemed Ebdo, Siyabend Silêman, Ubeyd Elî, Munther Yusuf Hesen, Ebdulkerîm Mihemed, Xelîl Hisên, Bager Jîan, Mihemed Emîn Derwêş Elî, Xesan Elî, Leyla Mihemed, Rîva Semîr, Ehmed Xulamê Min, Fewaz Hesen, Ebdulrezaq Mihemed, Wedha El Esmer, Faris Xelef, Şêrîn Hisên, Hesen Ebdulqadir Hesen e Amer Fewaz Silêman.

* L’autista e l’infermiere sono rimasti feriti nell’attacco all’ambulanza che trasportava i feriti in ospedale dopo il massacro del 18 gennaio.

* Il 21 gennaio 2 persone sono state uccise e 20 sono rimaste ferite nell’attacco contro la diga di Tişrîn. I nomi delle persone assassinate sono i seguenti: Hezna Ebdê (membro delle Forze di difesa sociale delle donne) e Mihyedîn Hisên Umer (membro del Partito dell’unione democratica).

* Roniza Mihemed Elî, una giovane donna che ha perso la vita il 22 gennaio era rimasta ferita nell’attacco del 15 gennaio.

* In un altro attacco del 22 gennaio, 22 cittadini sono rimasti feriti, tra cui Ednan Ilêwî, il capo del Congresso islamico democratico del Cantone di Tebqa. Tra di loro il 65enne Mihemed Şefîq Îsmaîl è morto nonostante tutti gli interventi.

Siria del nord e dell’est

D’altro canto più di 25 civili sono stati uccisi negli attacchi a Dêrik, Ayn Issa, Manbij e Kobanê tra l’8 dicembre e il 15 gennaio. Solo 20 civili sono stati uccisi in due distinti attacchi UCAV ai villaggi di Misterîha e Sufiyan a ovest di Ayn Issa.

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