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Lo Stato turco: Prende di mira i civili e commette crimini di guerra

Nelle ultime settimane a seguito alla caduta del dittatore Bashar Al-Assad, la Siria settentrionale e il Rojava sono stati testimoni di gravi attacchi. Ciò che avrebbe dovuto segnare l’inizio di un dialogo pacifico e di una transizione democratica è invece diventato un campo di battaglia per interessi stranieri minacciando la stabilità della regione.

26 civili uccisi nella zona della diga di Tishreen

Gli attacchi delle forze turche si sono concentrati su due punti critici: il ponte Qara-Qozak e la diga di Tishreen. Queste due località rappresentano collegamenti vitali tra Manbij e Kobane, mentre il controllo di queste località è cruciale per lo Stato turco per portare avanti la sua desiderata invasione. I danni all’infrastruttura della diga rischiano conseguenze catastrofiche per un milione di persone a valle, minacciando vite e mezzi di sostentamento in centri urbani come Raqqa e aree circostanti.

Lo Stato turco ha solo intensificato i suoi attacchi, prendendo di mira i civili radunati sulla diga e nelle aree civili vicine con droni, aerei da guerra F-16 e artiglieria causando molte vittime. Secondo l’Agenzia Mesopotamia dall’8 dicembre 26 civili, tra cui anziani, donne, bambini, attivisti internazionali, giornalisti, artisti e politici, hanno perso la vita e almeno 247 persone sono rimaste ferite a causa degli attacchi aerei lanciati dalla Turchia e dai gruppi paramilitari affiliati. Nemmeno le ambulanze che tentavano di trasportare i feriti sono state risparmiate, causando la distruzione di due ambulanze e la morte di tre operatori sanitari.

Altri 18 civili uccisi dai droni turchi in tre diverse località del Rojava

Il 26 gennaio tre civili, tra cui due bambini, sono stati uccisi nella campagna orientale di Ain Issa.

Il 27 gennaio tre membri di una famiglia, uno dei quali era un bambino, sono stati uccisi in un attacco di droni turchi nel villaggio di Um Hermel nel distretto di Zirgan. Otto persone sono rimaste ferite.

Il 28 gennaio lo Stato turco occupante ha bombardato la città di Siren, a circa 40 chilometri a nord della diga di Tishreen. Dodici persone sono state uccise, mentre altre tredici sono rimaste ferite.

Invitiamo ad azioni immediate e solidarietà per affrontare queste violazioni e impedire un’ulteriore escalation:

Costringere al rispetto del diritto internazionale: chiediamo a tutte le organizzazioni internazionali di cui la Turchia è membro di fare pressione su di loro affinché aderiscano al diritto internazionale e fermino la loro campagna di pulizia etnica.

Porre fine all’aggressione turca in Siria: la Turchia deve essere pressata affinché freni le sue forze per procura e onori immediatamente i cessate il fuoco esistenti.

 

Congresso nazionale del Kurdistan (KNK)
29.01.2025

 

 

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