KOBANÊ(DİHA)-L’organizzazione umanitaria Medici senza frontiere/Médecins Sans Frontières (MSF) ha iniziato la costruzione di un ospedale con una capacità di 13 letti nella città di Kobanê nel,Kurdistan occidentale il Rojava,dove i problemi sanitari vengono affrontati in due ospedali,uno civile e uno militare.
I funzionari della città,la cui popolazione ha raggiunto le 50.000 persone con ritorni più recenti,hanno manifestato la mancanza di un’ambulanza e di medicine e hanno posto l’attenzione
sull’urgenza di un corridoio umanitario per raggiungere una soluzione definitiva per i problemi di salute che vengono affrontati in città.
Le opportunità di cura a Kobanê,dove anche gli ospedali sono stati distrutti a seguito degli attacchi di ISIS,stanno diventando più difficili da garantire ora che la gente del posto che era stata costretta a lasciare la loro città natale durante i mesi dei lunghi attacchi disumani delle bande ISIS,sta continuamente tornando indietro a casa dopo la liberazione da parte delle YPG/YPJ.
I servizi sanitari in città sono attualmente forniti da due ospedali,uno dei quali è per i civili e l’altro è per i combattenti che resistono a ISIS.
10 medici e 25 infermieri disponibili
I combattenti delle YPG/YPJ feriti nei combattimenti in corso nel cantone di Kobanê sono curati in un ospedale al piano seminterrato di un edificio che ha la capacità di 12 letti,mentre l’altro che fornisce un servizio per i civili ha solo 15 letti.
Il numero del personale sanitario in entrambi gli ospedali non è sufficiente,con un totale di 10 medici e 25 infermieri disponibili in entrambi,che lavorano praticamente giorno e notte nonostante tutte le mancanze di opportunità e possibilità.
I recenti ritorni aumentano le necessità
Oltre alla fondamentale mancanza di personale medico che rimane uno dei principali problemi della città,negli ospedali mancano anche sufficienti apparecchiature per fornire una prima risposta per i pazienti in emergenza.L’assistenza medica fino ad ora in parte fornita alla città finora è destinata a cadere al di sotto delle necessità,in quanto la popolazione ha raggiunto le 50 mila unità con i ritorni più recenti.
Il numero insufficiente di ambulanze comporta problemi anche durante il trasporto dei pazienti,mentre le poche ambulanze attualmente disponibili vengono utilizzate per trasferire i combattenti feriti negli scontri all’ospedale militare.In aggiunta a tutti questi problemi,ci sono ancora grossi problemi nell’invio di alcuni pazienti in Turchia a causa di inadeguate opportunità tecniche.Il problema che continua così fin dall’inizio della battaglia di Kobanê rimane nonostante tutti i contatti volti a risolvere il problema.
MSF al lavoro
Medici Senza Frontiere (MSF),che è stata la prima organizzazione ad agire al fine di superare i problemi sanitari in corso a Kobanê,ha iniziato i lavori per fornire un ospedale per la città.
Riparando un edificio danneggiato nella battaglia,il quale prima era stato usato come scuola, l’organizzazione continuerà a portare attrezzature e dispositivi una volta che i lavori di riparazione saranno completati.
Il portavoce della sanità di Kobanê il Dr. Hikmed Ehmed dichiarato che lavoreranno per soddisfare le esigenze mediche urgenti in città con l’ospedale in costituzione con il sostegno di Medici Senza Frontiere.Ehmed ha sottolineato che avrebbero continuare a fornire un servizio sanitario gratuito per le persone,nuovamente con gli aiuti sanitari inviati dall’organizzazione.
Informando che l’ospedale avrà una capacità di 13 posti letto e di fornire un servizio con 3 medici nella prima fase,e 7 nella fase successiva,Ehmed ha sottolineato che l’apertura di un corridoio umanitario in Kobanê rimande una necessità urgente per trovare una soluzione duratura per il servizio sanitario nel cantone.