Il KCK (Unione delle Comunità del Kurdistan) ha rilasciato una dichiarazione circa l’operazione che l’esercito turco ha lanciato ieri a Mountain Tendurek, in provincia di Ağrı.
Nella dichiarazione è stato ricordato che l’ex co-presidente del ramo di Diyadin dell’HDP,Cezmi Budak, ha perso la vita e molti altri sono stati feriti quando i soldati turchi hanno aperto il fuoco sui civili, i quali hanno agito come scudi umani per completare l’operazione e per evitare scontri e vittime.
Il KCK ha commemorato il martire della democrazia e della libertà Budak con rispetto e gratitudine, giurando di mantenere viva la sua memoria realizzando un libero Kurdistan con un libero leader.
“Se si guarda alle recenti dichiarazioni di Erdoğan e dei funzionari dell’AKP, si nota facilmente che hanno in preparazione operazioni e provocazioni,” ha detto il KCK, sottolineando che il governo dell’AKP ha cercato di sopprimere i poteri della democrazia per affilare la loro mentalità autoritaria e monista.
Dal KCK è stato sottolineato che i recenti sondaggi pre-elettorali hanno causato una grande inquietudine e paura in Erdoğan e nell’AKP il quale, è stato aggiunto,stavano diventando più aggressivi in quanto vedevano la loro caduta di fronte all’ascesa inarrestabile dell’HDP davanti al popolo.
Il KCK ha dichiarato che, al fine di implementare il sistema presidenziale in Turchia,l’AKP farebbe qualsiasi cosa, compresi tutti i tipi di provocazione, per evitare ulteriori perdite di potere e disgregazione tra di loro.
La dichiarazione del KCK ha messo enfasi su: “Erdogan dice che l’esercito turco si è scontrato con 25 guerriglieri a Tendurek, nonostante il fatto che migliaia di soldati turchi siano stati spediti nella regione contro una piccola unità di guerriglieri,inoltre con il supporto di dispositivi tecnici, aerei da guerra e da ricognizione. Con l’AKP che insistentemente vuole avviare un nuovo processo di conflitti, le dichiarazioni di Yalçın Akdoğan (vice primo ministro) che “chi gioca con il fuoco finisce per bruciarsi” non significano altro che essere guerrafondai.”
Secondo il KCK, il governo dell’AKP ha finora evitato negoziati e l’istituzione di un comitato di sorveglianza, e non è riuscito neanche a mostrare volontà e onestà verso una risoluzione, con l’obiettivo di nascondere le sue operazioni, provocazioni e attacchi.
“Noi avvertiamo Yalçın Akdoğan e l’AKP che si bruceranno loro se continuano a giocare con il fuoco. Mentre stiamo agendo con responsabilità in virtù del processo del cessate il fuoco, lo Stato turco continua le sue attività militari con gli aerei da guerra e da ricognizione sulle zone di guerriglia, nonché con armi pesanti e attacchi di artiglieria cui si risponderà con ritorsioni in genere sulla base della giusta auto-difesa,” ha sottolineato il KCK.
Il KCK ha dichiarato che il governo dell’AKP, che ha minacciato e soppresso le persone prima delle elezioni, e ha cercato di ottenere un risultato attraverso la corruzione e il potere del capitale, dovrebbe mettere fine alla demagogia e alla propaganda che stava diffondendo attraverso la menzogna e la creazione della percezione.
“Il popolo del Kurdistan e i poteri democratici della Turchia non hanno esitato a decretare la loro scelta per una vita democratica e libera, anche nei periodi che hanno visto le condizioni più difficili sotto l’occupazione militare e il genocidio culturale. Queste elezioni sono cruciali per una Turchia democratica e un Kurdistan libero. Il nostro popolo resisterà, si organizzerà e lavorerà con questa coscienza per realizzare un risultato notevole nelle elezioni.”
Il KCK ha concluso la sua dichiarazione, offrendo condoglianze alla famiglia di Cezmi Budak e al popolo del Kurdistan, invitando il popolo curdo a salutare in centinaia di migliaia il martire della democrazia e libertà Budak.
ANF