L’ente vuole promuovere, attraverso un protocollo d’intesa con la città recentemente liberata dall’Isis, un percorso di collaborazione internazionale in ambito formativo e di tutela sanitaria della popolazione.
La solidarietà per Kobane e i curdi del Rojava approda alla Regione Lazio. E’ stata presentata ieri pomeriggio in Consiglio Regionale una Mozione per sostenere la firma di un protocollo d’intesa con il Cantone di Kobane, nella regione autonoma del Rojava.
‘L’obiettivo dell’accordo – secondo quanto hanno dichiarato in una nota i promotori della mozione, i consiglieri Gino de Paolis e Marta Bonafoni – è l’avvio di un percorso di collaborazione internazionale in ambito formativo e di tutela sanitaria della popolazione, sostenendo al contempo la promozione dei gemellaggi tra gli istituti scolastici del Lazio e quelli del Cantone curdo siriano, al fine di diffondere i valori e i principi delle Regioni Autonome Democratiche Kurde, fondati sulla parità di genere, il multiculturalismo, l’integrazione tra popoli e religioni diverse’.
La mozione si basa sulle competenze che lo Statuto e le leggi regionali attribuiscono all’ente in materia di impulso ad iniziative culturali volte alla sensibilizzazione sulla cultura della pace e della convivenza pacifica tra i popoli. Un’iniziativa istituzionale che viene incontro all’appello lanciato lo scorso febbraio dal Governatore del Cantone di Kobane, il quale aveva invitato tutti i governi e le organizzazioni internazionali a supportare il riconoscimento del Rojava e la ricostruzione delle città distrutte dalla guerra contro lo Stato Islamico.
L’appoggio istituzionale a Kobane da parte della Regione Lazio non è il primo esempio in Italia. Si contano già diversi gemellaggi con alcuni enti locali, tra cui il patto di amicizia con i comuni di Empoli , siglato lo scorso primo aprile, nonché Foligno,mentre anche in Assemblea Capitolina sembrerebbe muoversi qualcosa. Nei prossimi giorni, infatti, dovrebbe essere approvata una mozione di Gemellaggio con Kobane presentata lo scorso marzo dal gruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà.
Fabio Ferrari-Core