Desideriamo esprimere, come SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTÀ’, la nostra vicinanza, la condivisione di un dolore immenso, innanzitutto verso le famiglie e tutti i compagni e le compagne dei giovani attivisti socialisti uccisi e feriti barbaramente dalla strage di Suruc.
La lotta contro il terrore e l’opressione di Daesh, è purtroppo costellata di crimini e di sangue, versato da innocenti che tentano di opporsi alla brutalità e all’ingiustizia che si fanno Stato. Ci stringiamo anche ai compagni e alle compagne di HDP, in prima linea nella battaglia per affermare i diritti sociali e politici in Turchia e in tutto il Medioriente, siamo vicini a tutti coloro che lottano per un mondo diverso, più giusto, e che incontrano sulla loro strada la ferocia di chi invece non vede altro che potere, dominazione, autoritarismo, fascismo come unica ragione.
Daesh ha ben chiaro che la forza di quei sorrisi spezzati di ragazzi e ragazze che hanno camminato da Gezi Park fino ad Amara, rappresentano la minaccia più forte al loro colonialismo armato. Ha ben chiaro, l’esercito ben armato e ben finanziato del Califfo di turno, che se si saldano quei sorrisi, quel coraggio, quell’amore per la vita, alla determinazione del popolo Kurdo che difende l’esperienza di autogoverno e di confederalismo democratico della Rojava, niente potrà più fermare il desiderio di liberazione che spazzerà via la barbarie e con essa ogni tentativo di instaurare dittature basate sulla paura e sulla sopraffazione. Ma Daesh è solo uno strumento, orribile e mostruoso, nelle mani di un potere che ha tante facce, tanti interessi.
Come non vedere la complicità criminale di quanto accaduto a Suruc il 20 luglio, del governo e del preidente Erdogan? Come non capire che in questi mesi di assedio a Kobane, i mercenari del terrore islamista sono stati protetti, aiutati, indirizzati anche da chi, come il governo turco, dovrebbe far parte della coalizione opposta? Le stesse reazioni del governo turco dopo la strage, dimostrano che questo crimine contro l’umanità intera, è stato compiuto non solo per la follia sanguinaria di Daesh, ma per tentare di colpire e terrorizzare l’opposizione interna in Turchia, che cresce e si espande in tutto il medioriente come alternativa concreta, democratica, rivoluzionaria, al sistema di potere degli stati confessionali, degli interessi miliardari di califfati dichiarati o nascosti dietro il simulacro di governi autoritari e fascisti, di sultani di nome o di fatto.
Per questo motivo, come SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ’ continueremo a mettere tutto il nostro impegno all’interno del Parlamento Italiano, per spingere il Governo del nostro paese a supportare direttamente la lotta del popolo kurdo della Rojava, con tutto ciò che questo significa, a partire dall’apertura di un canale umanitario sotto controllo internazionale che permetta di far giungere aiuti per la ricostruzione delle città distrutte dalla guerra di liberazione condotta contro Daesh. Inoltre aderiamo alla chiamata internazionale per la grande mobilitazione di Istanbul del 26 luglio e confermiamo la presenza a Suruc e a Kobane per il 15 settembre.
Mettiamo a disposizione tutto ciò che possiamo, dei fratelli e sorelle di HDP, e della realtà confederale della Rojava.
Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL
Arturo Scotto, capogruppo SEL Camera dei Deputati