[divider]28 gennaio 2013 [/divider]Parlando con l´agenzia Dicle News in merito al conflitto in corso nel Kurdistan Occidentale nella città di Serêkaniyê, Hüzni Kılıç, presidente distrettuale del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) di Ceylanpınar (Urfa) ha avvertito che il conflitto tra bande armate e gruppi kurdi potrebbe trasformarsi in un conflitto kurdo-arabo.
Kılıç ha sottolineato che il popolo di Ceylanpınar è preoccupato per il conflitto a Serêkaniyê tra gruppi sostenuti ed armati dalla Turchia e le Unità di Difesa del Popolo (YPG) ed ha affermato: “Qui le persone potrebbero avere un´inevitabile reazione, se si continua così. I kurdi feriti negli scontri non possono entrare a Ceylanpınar per essere curati, mentre tutti gli ospedali sono sovraffollati dai feriti che sono membri delle bande armate. I loro capi sono nel nostro distretto giorno e notte perchè il conflitto a Serêkaniyê è coordinato da Ceylanpınar”.
Kılıç ha aggiunto che i residenti stanno reagendo contro la mancanza di possibilità di ricevere cure negli ospedali e sono pronti a ribellarsi contro la situazione nel distretto: “Sia i kurdi che gli arabi a Serêkaniyê hanno parenti qui a Ceylanpınar. Il conflitto di Serêkaniyê sta per estendersi al nostro distretto, colpi di artiglieria sono stati lanciati da qui, in particolare negli ultimi giorni. I residenti si lamentano a riguardo: i colpi, dicono, sono generalmente effettuati dopo le ore 12. Qualche giorno fa alcune persone si sono radunate di fronte all’ospedale per protestare, dopo che un cittadino del distretto, Ahmet Özer, è stato ferito a causa delle sparatorie. Il Direttore della Sicurezza ha promesso loro che i feriti non sarebbero stati più portati a Ceylanpınar ma lo stesso giorno sono scoppiati nuovi scontri a Serêkaniyê e i feriti delle bande armate sono stati ancora una volta portati negli ospedali qui”.
Kılıç ha osservato che lo scopo delle bande armate è quello di far entrare la Turchia a Serêkaniyê.
Ha inoltre dichiarato che anche i rappresentanti delle organizzazioni non governative e dei partiti politici del distretto hanno protestato contro il trattamento riservato ai feriti dei gruppi armati presso gli ospedali.
Fornendo informazioni sul campo di rifugiati Telhamut in zona, Kılıç ha detto che “21 mila persone vivono attualmente nel campo profughi e ci sono solo 400 kurdi tra di loro. Il popolo kurdo nel campo si trova ad affrontare una situazione difficile perchè le famiglie e i parenti che vivono a Serêkaniyê sono in condizioni disperate al centro del conflitto”.
ANF Urfa