Anche dall’Italia è partita una delegazione di osservatori internazionali indipendenti per monitorare l’andamento delle elezioni legislative del 1° novembre in Turchia. Su invito del Partito Democratico dei Popoli (HDP), il grande protagonista della passata tornata elettorale di giugno, quando riuscì a superare la soglia di sbarramento del 10% eleggendo un’ottantina di deputati, un gruppo di 55 fra deputati, giuristi, sindacalisti, studenti universitari, giornalisti e membri della società civile si recherà nelle città di Diyarbakir e Urfa per scongiurare il pericolo di brogli e verificare che non ci siano impedimenti al voto, come già verificatosi in passato.
Il clima nel paese è difatti oggi molto più teso di quando si è votato a giugno: arresti di massa di sindaci e politici dell’HDP, attacchi e linciaggi contro i curdi, censura e repressione dei giornalisti indipendenti, stop al dialogo per una soluzione della questione curda con i bombardamenti nelle zone curde e gli assedi a varie città tra cui Cizre, che sono costati la vita almeno a 200 persone finora, sostegno continuo a ISIS contro i curdi di Siria, gli spaventosi attentati di Diyarbakır, Suruç e da ultimo Ankara, dove sono morte più di cento persone.
La delegazione italiana e quelle dagli altri paesi circa 450 (Francia, Germania, Britagna, Olanda, Belga, Austria, Svezia, Norvegia, Danimarca, Slovenia, Grecia, Catonia, Svizzera), osservatori internazionali indipendenti, informeranno in tempo reale di quanto accade nel corso delle operazioni di voto: tutti gli aggiornamenti verranno pubblicati su www.uikionlus.com e su www.retekurdistan.it.
Per contatti diretti con le delegazioni scrivere a info.uikionlus@gmail.com oppure chiamare +39.0664871176
Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia- UIKI Onlus