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Kurdistan

KCK: Non ci saranno colloqui fino a quando l’esistenza dei curdi non sarà riconosciuta in modo chiaro

La KCK ha rilevato che il Movimento di Liberazione curdo non avrà colloqui con alcun potere politico se l’esistenza dei curdi non sarà riconosciuta in modo chiaro e non sarà accettata una vita libera e democratica dei curdi.La Co-presidenza del Consiglio Esecutivo della KCK (Unione delle Comunità del Kurdistan) ha respinto l’affermazione del Presidente del Consiglio turco Binali Yıldırım che “il PKK ci ha fatto pervenire una richiesta di colloqui” tra gli interventi sempre più evidenziati della Turchia secondo i quali “Abbiamo schiacciato il PKK e stiamo mettergli fine”.

La KCK ha posto l’accento che il governo turco sta cercando di far sembrare che il suo dominio che è stato scosso dalla resistenza curda rimane forte e che ha sconfitto il PKK che per questo vuole avere dei colloqui con il governo.

La dichiarazione continua; “L’opinione pubblica e il nostro popolo devono sapere che non abbiamo niente di cui parlare con un governo che vuole stabile un ordine egemonico e fascista spezzando la lotta per la libertà del popolo curdo e le forze democratiche.”

La KCK ha fatto notare che la questione curda può essere discussa e risolta solo con un governo che ha una mentalità democratica, che al governo dell’AKP manca, aggiungendo; “Non è possibile presentare una soluzione della questione curda sulla base della democratizzazione fino a quando la mentalità genocida mostrata ogni giorno dal Presidente turco Tayyip Erdoğan viene eliminata da una lotta delle forze democratiche.”

La dichiarazione ha anche evidenziato che non è possibile superare i problemi esistenti per mezzo di colloqui con un governo che ha iniziato una Guerra dopo aver rifiutato l’accordo di Dolmabahçe preparato grazie agli sforzi del leader curdo Abdullah Öcalan.

“È fuori dubbio che il leader Apo (riferito a Öcalan) e il Movimento di Liberazione curdo hanno scelto la strada di una soluzione politica e per parte loro hanno fatto ogni sacrificio. Tuttavia il governo dell’AKP che manca di una mentalità e di una politica per una soluzione, ha strumentalizzato questi colloqui e gli sforzi del leader Apo e li ha usati per rafforzare il suo dominio. Rifiutando di risolvere la questione curda e strumentalizzando questi sforzi, il governo dell’AKP ha commesso un grave crimine contro i popoli della Turchia. Attualmente esiste un’oligarchia politica che deve essere processata e punita per aver ingannato la gente e trascinato la Turchia in una situazione di conflitto.”

La Presidenza del Consiglio Esecutivo della KCK ha ribadito che il governo dell’AKP manca di una politica di risoluzione per la questione curda e che per questo ha lanciato un attacco di oppressione ed eliminazione contro il Movimento di Liberazione curdo che è diventato più forte all’interno e all’esterno della Turchia.

“Questa è la ragione per cui le città curde sono state abbattute e perché gli ufficiali turchi promettono di far continuare questi attacchi fino a quando la volontà del popolo curdo sarà spezzata e sottomessa. L’ostilità verso la rivoluzione del Rojava e gli attacchi fascisti mirati contro il popolo curdo e le forze democratiche sono un’espressione molto concreta di questa realtà”, ha sottolineato la dichiarazione della KCK.

La KCK prosegue dicendo; “Il Movimento di Liberazione curdo non avrà alcun colloquio con alcuna forza politica fino a quando non venga riconosciuta chiaramente l’esistenza del popolo curdo e fino a quando non verrà accettata una vita libera e democratica dei curdi nell’ambito di una democratizzazione della Turchia. Non ci sarà nessun altro processo diversivo e deludente per il popolo.”

All’attuale mentalità e politica si può rispondere solo con la lotta, ha detto la KCK, aggiungendo; “Il fascismo dell’AKP, ormai disperato sia nella politica interna sia in quella estera, si sta impegnando per creare una percezione che il PKK stia chiedendo di avere colloqui con lo Stato turco perché ha perso forza. Questo sforzo punta a indebolire l’approccio e la lotta manifestata dalle forze democratiche all’interno e all’esterno del Paese contro il governo dell’AKP.”

La KCK ha evidenziato che la lotta per la libertà e la democrazia contro il governo fascista dell’AKP deve essere aumentata e portata avanti con impegno.

 

BEHDINAN – ANF

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