Il 9 gennaio 2013 a Parigi veniva assassinata Sakine Cansiz (nome di battaglia Sara).Nata nel 1958 in Turchia, a metà degli anni ’70, nemmeno diciottenne, Sakine partecipò alla fondazione del PKK e, nonostante la sua giovane età, fu la prima donna a dare vita e a partecipare alla resistenza armata curda.Venne arrestata nel 1979. Pur avendo subito pesanti torture e ripetute violenze durante la detenzione (le furono persino tagliati i seni), in questo periodo Sakine si mise a capo della rivolta all’interno delle carceri turche durante il colpo di stato del 1980.Liberata dopo 12 anni nel 1991, Sakine tornò ad abbracciare la resistenza curda, andando a combattere prima in Libano e poi in Iraq. Contemporaneamente, creò e guidò i primi gruppi di guerrigliere donne.
Nel 1998 si rifugiò in Francia. Anni dopo venne assassinata da un sicario, probabilmente su mandato del governo turco.Negli anni, Sakine è diventata un’icona della resistenza curda e della liberazione femminile.
Finalmente, anche in Italia, è stato pubblicato “Tutta la mia vita è stata una lotta”, il libro che Sakine ha scritto tra il 1996 e il 1998 mentre combatteva sulle montagne del Kurdistan. Il libro racconta cosa significhi essere una donna all’interno della resistenza curda e cosa significhi essere una donna prigioniera in un carcere turco. Ma il libro è innanzitutto una grande storia di amore, di coraggio e di ricerca della verità.
IL LIBRO “TUTTA LA MIA VITA E’ STATA UNA LOTTA” SARA’ PRESENTATO A POTENZA PRESSO L’ANZACRESA DOMENICA 16 OTTOBRE ALLE ORE 18:00.
SARANNO PRESENTI:
OZLEM TANRIKULU – PRESIDENTE DI UIKI ONLUS
SIMONETTA CRISCI – PRESIDENTE DI “SENZA CONFINI” E MEMBRO DI “DONNE DELLA RETE KURDISTAN”
ORGANIZZATO DA RETE KURDISTAN BASILICATA E ANZACRESA