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llham Ehmed: La Turchia un ostacolo nella liberazione di Mosul

Ultimamente la Siria ha iniziato a dirigersi verso l’incertezza. Questa incertezza sta allargando il divario tra gli Stati Uniti e la Russia.Il rapporto e i colloqui tra le due potenze sulla Siria sono finiti da allora. Nel frattempo, il regime Baath siriano ha iniziato ad avanzare ad Aleppo e Homs.e l’invasione della Turchia Jarablus continua ad espandersi.

La co-presidente del Consiglio Democratico Siriano (MDS) Ilham Ehmed è intervenuta con ANF sulla situazione attuale, gli sviluppi recenti, gli sforzi della Siria settentrionale e della Federazione del Rojava, ed i pericoli che attendono il Rojava e la Siria settentrionale.Ehmed ha sottolineato che i curdi ed i popoli della regione hanno bisogno di insistere sulla democrazia e un sistema decentrato allo scopo di evitare di tornare alla vecchia Siria.Ehmed ha anche evidenziato chele forze della Turchia in Iraq sono un ostacolo nella liberazione di Mosul da ISIS.

Che tipo di Siria vogliono le potenze che hanno un’influenza sul paese e la regione?

La mappa di ciò che il potere vuole in Siria non è ancora del tutto chiaro. Anche se lo è, non è ancora stato annunciato al popolo siriano, ai popoli della regione o al mondo. Così non è chiaro segli Stati Uniti vogliono una Siria frammentata, una Siria unita, una Siria federale, o un Siria centralizzata. Non è ancora chiaro che tipo di Siria vuole la Russia. Nelle loro dichiarazioni occasionali hanno detto che i diritti dei curdi devono essere garantiti, ma io penso che non sono completamente chiari su quale modello essi vogliono. Magari lo sono, ma non lo hanno ancora annunciato all’opinione pubblica. Gli sviluppi dimostrano che la guerra  e la crisi in Siria continueranno. Una soluzione verrà probabilmente ricercata dopo che le elezioni presidenziali saranno completate, e la nuova amministrazione assume la direzione. Così, per adesso, non sembra che ci sarà un percorso chiaro verso una soluzione, ed esso sarà rispettato molto presto.

Quale è la strada che i curdi e i popoli della Siria settentrionale stanno prendendo in questo caos e questa crisi?

I curdi hanno partiti e istituzioni che si trovano ad affrontare questa profonda crisi e caos. Da una parte c’è ISIS, e dall’altra lo Stato turco. Queste sono le due parti che i curdi si trovano ad affrontare frequentemente. E occasionalmente affrontano il regime.

I curdi ed i popoli della ragione devono difendersi da queste forze. Allo scopo di evitare di tornare ad un sistema centralizzato, hanno bisogno di insistere sulla democrazia e a un sistema decentralizzato. Ed hanno bisogno di assumere iniziative concrete in modo che siano parte di una soluzione politica.Essi hanno bisogno di essere insistenti sui provvedimenti che intendono assumere. Se questi provvedimenti portano a Raqqa, a Bab o a Aleppo, c’è la necessità di assumere provvedimenti per loro allo scopo di garantire la loro inclusione nella soluzione politica.
Ci sono potenza che non vogliono sia così, principalmente la Turchia. Questo è il perchè stanno cercando di impedire queste iniziative. Non sembra che una soluzione verrà sviluppata nei prossimi
due o tre mesi, ma i sei mesi o giù di lì, una soluzione dovrà emergere.

Noi siamo impegnati in sforzi diplomatici e politici per avere accettato il nostro progetto di Federazione della Siria Settentrionale. Lo spieghiamo alle parti con cui ci siamo incontrati e abbiamo detto loro che deve essere accettato e ufficialmente riconosciuto. Anche essi se non lo accettano, ci aspettiamo facciano dichiarazioni che questo progetto è buono. Questi sforzi continuano congli Stati Uniti,la Russia ed il regime. Così ci incontriamo con tutte le potenze influenti nella regione, e specialmente in Siria. Abbiamo discussioni su questo tema. Proseguiamo con i nostri sforzi di ufficializzazione. Il problema non è solo il modello della Siria settentrionale, esso trascende quello.

È tutta la Siria. Stiamo cercando una soluzione a tutto il problema della Siria.Questo è per cui sono i nostri sforzi, perchè siamo i titolari di tale progetto. I nostri sono sforzi per risolvere la questione in questo modo. In questo modo stiamo fornendo una road map per una soluzione. Ci sono potenza che hanno un ritorno positivo dalla nostra iniziativa. Per esempio, la Russia ha un approccio positivo, e essi hanno risposto positivamente. Ci sono altri paesi e potenze che vedono ciò come positivo. Perchè non è un sistema da rifiutare. Coloro che non vogliono dire di no, dichiarano che è la decisione che deve fare il popolo siriano.

Il programma è cambiato improvvisamente a riguardo delle forze della Turchia in Iraq e Mosul. Perchè?

La liberazione di Mosul ,cacciare ISIS è nel programma. Gli Stati Uniti vogliono che Mosul venga liberata in questo periodo. Sarà positivo per il morale prima delle elezioni negli Stati Uniti, e influenzerà l’esito. Con le sue pratiche la Turchia è un ostacolo nella liberazione di Mosul. È quasi chiaro che non vogliono che Mosul venga ripulita da ISIS. Le forze della Turchia in Iraq sono un ostacolo nella liberazione di Mosul da ISIS. Tutte le loro pratiche provano questo punto. Ma nonostante tutto essi insistono ancora nel prendere parte all’operazione Mosul. Attualmente questa è una situazione che può essere letta in diversi modi. E ci sono state alcune dichiarazioni. Ci sono state analisi che la Turchia è in Iraq per proteggere ISIS ed i loro emiri. Diverse parti non accettano l’insistenza della Turchia nel prendere parte all’operazione Mosul. Per esempio, gli sciiti non accettano questo.Il resto dei popoli in Iraq nemmeno. Fino ad ora la Turchia ha continuamente affermato che devono essere coinvolti nell’operazione se il PKK lo sarà. Loro stanno usando il PKK come una scusa.Ultimamente, il coinvolgimento del PKK nell’operazione non è sul tavolo.

L’assemblea dei rappresentanti iracheni hanno rilasciato un decreto sulle forze turche con l’approvazione degli Stati Uniti. Quale è stata la dichiarazione difensiva della Turchia davanti a questo? Hanno dichiarato che le loro forze si sono posizionate con l’approvazione delle autorità del Kurdistan del sud. Hanno dichiarato che stavano aspettando una chiamata dalle autorità del Kurdistan del sud per unirsi all’operazione. Le autorità meridionali non hanno ancora fatto una dichiarazione sostanziale. Non hanno fatto una dichiarazione se quello che la Turchia afferma è giusto o sbagliato. Noi pensiamo che questo decreto dell’Assemblea dei rappresentanti iracheni è giusto.Il decreto afferma che presenteranno una denuncia nei tribunali internazionali per chiunque accetti la permanenza delle forze Turche in Iraq e la partecipazione nell’operazione per la liberazione di Mosul. E c’è una particolare attenzione che quelle persone verranno considerati traditori.

Tra tutto il caos e la crisi, ci sono le rimanenze del Consiglio Nazionale Curdo (ENKS). Essi stanno cercando di fare qualcosa. Che cosa stanno cercando di fare?

Alcune rimanenze dell’ENKS hanno fatto delle decisioni per quanto ci riguarda. Hanno deciso di rimanere in linea con la Coalizione Nazionale Siriana, che attacca costantemente Sheikh Maqsoud e attacca i civili laggiù. Essi insistono nel vedere essi stessi, la loro esistenza all’interno di quella. Non c’è nessun altro che può essere parte di essa. Questo è il motivo il quale muovono obiezioni e lavorano contro l’Amministrazione Autonoma del Rojava, la federazione e ogni progetto per una soluzione sviluppato in Rojava e in Siria settentrionale. Calunniano e accusano. Stanno giocando un cattivo gioco. Ed essi continuano a giocare il cattivo gioco che possono.

Per esempio, essi continuano nei loro sforzi per mettere l’amministrazione Autonoma del Rojava nello stesso raggruppamento di ISIS. Questi sono cattivi sforzi. Loro sono distruttivi. Io sono dell’opinione che stanno sperimentando politiche cieche. Perchè tutte le istituzioni internazionali considerano l’Amministrazione Democratica del Rojava come una forza democratica. Loro la vedono una volontà che è la più seria nel combattere ISIS. E la vedono anche come una forza per una soluzione. Ma queste persone (ENKS) sono cosi ciechi che non possono vedere questo.Bussano ad ogni porta e dicono che l’amministrazione autonoma è come ISIS. Gli sviluppi internazionali sono basati su una posizione anti ISIS. Questa amministrazione e le sue forze di difesa sono la forza che ha combattuto ISIS il più efficacemente. Il mondo intero ha visto e apprezzato tutto questo. In tale periodo, non c’è niente di più idiota di affermare che è lo stesso di ISIS.

Stanno cercando di lamentarsi di noi con le potenze internazionali. Stanno cercando di influenzare le loro opinioni e decisioni. Non è possibile solamente a indivuidui di influenzare le decisioni di paesi. Forse sembrerà che li stanno ascoltando, ma dietro le spalle ridono di loro. Si sono sparati nel piede e saranno finiti se continueranno su questa linea. Si stanno consumando. L’insistenza nel non vedere la realtà del Rojava e della Siria settentrionale, gli sviluppi che emergono da questa realtà, la soluzione, la volontà unitaria e democratica è un grande pericolo per loro. Stiamo attraversando un periodo dove ogni attore sta cercando di definire la regione secondo i propri interessi. Non vedere questi sviluppi ed il cambiamento, e continuare con le note, classiche politiche, è autodistruttivo. Questo è quello che stanno sperimentando adesso. E quindi la Turchia e solo la Turchia gode di quello che hanno da dire. E che fornisce loro del denaro. Al di là di  questo non porterà loro nulla, non devono ingannarsi.L’unica cosa che gli è rimasta da fare è tornare indietro da questa pratica e concentrarsi sugli sforzi per consolidare l’unità nazionale.Oltre a questo, non hanno via d’uscita. Ma ancora, è la loro decisione.

Fonte: ANF

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