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Diritti umani

Condannati a morte,e a lunghe pene detentive in Iran per presunta appartenenza a partito curdo

Sei abitanti di villaggio che vivono nella provincia occidentale dell’Azerbaijan in Iran sono stati condannati a morte e a lunghe pene detentive. Gli abitanti di villaggio di  ‘Ghoreh Sagh’  nelle vicinanze di Oshnavieh (Shno in curdo) sono stati recentemente condannati a morte e a lunghe pene detentive in Iran dopo che sono stati accusati di“Moharebeh” ( inimicizia a Dio) a causa della loro presunta appartenenza a partito curdo.

Secondo le informazioni ottenute da Kurdistan Human Rights Network (KHRN) nel giugno 2016, diversi cittadini del villaggio sono stati arrestati a seguito degli scontri tra i combattimenti tra i peshmerga del Partito Democratico del Kurdistan iraniano (PDKI) e le Guardie Rivoluzionarie del governo iraniano (IRGC).

Rassoul Azizi, Mohamad Zaher Faramarz, Yaghoub Baakram e i due fratelli Jalal e Kamal Masrouri sono stati arrestati il 19 giugno 2016. I sei uomini, tutti civili sono stati tenuti in un centro di detenzione dell’Agenzia ‘intelligence iraniana a Urmia, dove sono stati brutalmente interrogati e hanno affrontato la tortura per 45 giorni.

Alcune settimane dopo il 3 agosto 2016 anche un altro cittadino curdo ,Hedayat Ghaderi, è stato arrestato.

Ghaderi è stato trasferito nel centro di detenzione dell’Agenzia dell’Intelligence a Urmia, dove ha affrontato una grave tortura per due mesi, incluse scariche elettriche, frustate con cavi sui piedi e appeso testa in giù per costringerlo a ammettere una confessione inventata. Ghaderi è stato trasferito nel Carcere Centrale di Urmya dopo aver passato due mesi nel centro di detenzione.

Il primo processo ai sei uomini si è svolto il 17 gennaio 2017. Secondo KHRN un avvocato per l’assistenza legale era presente nella seduta in tribunale iniziata sotto la presidenza del giudice Chabok, ramo uno del Tribunale Rivoluzionario Islamico di Urmia.

Il giudice ha riilsciato le seguenti condanne:

– Hedayat Abdullahpour : condannato a morte
– Rassoul Azizi : 25 anni di carcere
– Mohamad Zaher Faramarzi : 20 anni di carcere
– Marsoei brothers: 15 per Jalal e 10 anni e un giorno per Kamal
– Yaghoub Bakram : 15 anni e un giorno

Le sentenze sono state confermate agli avvocati alcuni giorni fa.

Una fonte ha raccontato a KHRN che il solo crimine che gli uomini hanno commesso è stato quello di portare cibo ai combattenti peshmerga del PDKI. “È stato considerato dalla Corte come una prova sufficiente che essi sono membri del PKDI e che hanno agito contro lo Stato. È stato sufficiente per condannarli a morte e a lunghe pene detentive.”

La Corte ha affermato: ” Gli avvocati sono stati veramente fiduciosi e avevano dichiarato alle famiglie che sarebbero stati prosciolti delle accuse di “Moharebeh’ perchè non vi erano prove sufficienti contro di loro. Ma tutti loro sono stati accusati di ‘Moharebeh’. Hedayat Abdullahpour,condannato a morte, non era nemmeno presente quando si sono verificati gli scontri. Era tornato pochi giorni dopo gli scontri ed era stato registrato molto chiaramente dalle videocamere di sorveglianza della città. È stato arrestato circa 50 giorni dopo che si erano verificati gli scontri.”

La fonte ha aggiunto: “Dopo che sono arrivati [ i sei prigionieri politici] nel carcere di Urmia, Hedayat Abdullahpour è stato condotto al Dipartimento di cura psicologica, mentre gli altri cinque sono stati portati in due rami noti per essere utilizzati per incarcerare alcuni dei detenuti più pericolosi”.

L’appartenenza a partiti curdi ed impegnarsi in attività politica filo curda in Iran è vietato. Centinaia di persone sono state arrestate e incarcerate ogni anno con l’accusa di :”Moharebeh”. Secondo dati ufficiali più di 6 milioni di curdi vivono nell’Iran nord occidentale, che i curdi chiamano Rojhelat o Kurdistan orientale.

Fonte: KHRN

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