In Turchia martedì è partito quello che finora è il processo più grande contro i presunti partecipanti al fallito tentativo di golpe militare del 15 luglio 2016. Circa 330 sospettati devono rispondere del tentato rovesciamento del Presidente Recep Tayyip Erdogan in un’aula del carcere di Sincan nei pressi di Ankara costruita appositamente. Come ha riferito l’agenzia statale Anadolu, oltre 240 degli imputati sono in carcere.
Gli accusati appartengono perlopiù alla scuola di artiglieria Polatli a Ankara. Sono accusati di aver ucciso persone nella drammatica notte del golpe o di aver tentato di farlo. Inoltre sono accusati di appartenenza a un’organizzazione terroristica armata che avrebbe tentato di eliminare il governo e il Parlamento eletti. Rischiano pene detentive a vita.
Il governo accusa del golpe il movimento del predicatore islamico Fethullah Gülen. Queste forze, che a lungo sono state alleate dell’AKP ma che oggi sono vietate in quanto “organizzazione terroristica” avrebbero infiltrato sistematicamente l’esercito, la giustizia e altre istituzioni. Gülen, che da anni vive in esilio negli USA, nega qualsiasi coinvolgimento.
Intanto la carcerazione del giornalista Deniz Yücel da parte della Turchia in Germania ha dato luogo a un’ondata di solidarietà. Yücel il 14 febbraio si era costituto volontariamente alla polizia a Istanbul per un interrogatorio e a seguito di questo era stato fermato. Lunedì sera è stata disposta la carcerazione preventiva. Secondo quando riferito da Welt, per il quale Yücel lavora in Turchia, è accusato di sobillazione della popolazione e propaganda terroristica. La carcerazione preventiva può durare fino a cinque anni.
La comunità curda in Germania [Kurdische Gemeinde Deutschland e. V.] a fronte della carcerazione di Yücel ha chiesto toni più aspri nei confronti della leadership turca. Se è “fallita una politica di concessioni”, con Erdogan bisogna parlare la lingua che capisce, ha dichiarato martedì il Presidente della comunità, Ali Ertan Toprak. Yücel è diventato una “vittima della giustizia arbitraria della Turchia”. Ogni sostegno finanziario UE deve essere interrotto “immediatamente” e fermata ogni cooperazione militare con la Turchia, ha chiesto Toprak. Si potrebbe pensare anche a un divieto di ingresso per politici dell’AKP. (AFP/jW)
Junge Welt