La principale città curda di Amed è stata trasformata in un carcere a cielo aperto prima della manifestazione che il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il Primo Ministro Binali Yıldırım terranno nel pomeriggio.
Migliaia di poliziotti portati ad Amed prima della manifestazione con il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il Primo Ministro Binali Yıldırım oggi pomeriggio stanno terrorizzando la gente in tutta la città. Tra controlli sui precedenti penali e dei documenti da parte della polizia a ogni passo, sono stati mobilitati veicoli della municipalità per portare sostenitori dell’AKP e guardie alla manifestazione dai villaggi circostanti.
Mentre per i residenti che non sostengono l’AKP di fatto è in atto un coprifuoco, le forze di polizia si sono dispiegate in ogni angolo e in ogni strada e quasi tutte le aree sono coperte da bandiere turche e immagini di Erdoğan. Elicotteri volano bassi sulla città e sono state aumentate le misure di sicurezza intorno agli uffici del governatore. Le bandiere ‘No’ di HDP e CHP sono state rimosse nelle strade che conducono all’ufficio del governatore e in tutte le strade che verranno attraversate da Erdoğan.
Il traffico è stato bloccato in numerose strade dalle prime ore del mattino e la polizia controlla documenti e precedenti penali di praticamente ogni singola persona e a coloro che non sono registrati ad Amed vengono poste domande come “Perché sei qui?” e “Cosa fai qui?”.
Cecchini sono stati posizionati sugli edifici alti e nelle strade trafficate e la tensione in città è altra per via degli insulti delle forze di polizia e degli interventi sui residenti. Due studenti universitari sono stati arrestati per essersi opposti alla repressione della polizia.
Mentre bandiere con scritto ‘Benvenuto’ e il nome di Erdoğan sono state appese in vari posti nella città, si nota che non c’è alcuna immagine del Primo Ministro Binali Yıldırım.
Autobus della municipalità sono stati mobilitati per trasferire sostenitori dell’AKP e guardiani di villaggio – residenti locali armati che servono lo Stato in armi – alla manifestazione. 40 pullman sono stati destinati solo al trasferimento dei guardiani di villaggio. Il governatorato e funzionari municipali addetti stanno costringendo i loro dipendenti a partecipare alla manifestazione.
Intanto il governatorato ieri ha bandito la canzone per la campagna referendaria dell’HDP “Bêjin Na” [Dite No]. Una persona che suonava la canzone nella sua macchina ha dovuto affrontare un intervento della polizia.
Mentre in città la tensione resta alta, si nota che finora nessuno ha raggiunto il luogo della manifestazione.
AMED – ANF