Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Interviste

Ilham Ahmad: L’accordo di Astana serve agli gli interessi di 3 Stati

La Co-presidente del Consiglio democratico siriano (MSD) Ilham Ahmad ha assicurato che l’accordo di Astana è il risultato di una confluenza di interessi di Turchia, Iran e Russia. La nostra agenzia ha intervistato la Co-presidente del MSD per quanto riguarda l’ultimo accordo che impone le cosiddette “zone di de-escalation” tra i mercenari e il regime siriano è sponsorizzato da Turchia, Iran e Russia.

Accordo di interessi

Ilham Ahmad ha valutato l’accordo affermando: “naturalmente siamo d’accordo nel porre fine allo spargimento di sangue e alla sanguinosa guerra in Siria, e noi sosteniamo la cotruzione di una Siria federale e decentralizzata per tutti i Siriani”.  Ilham Ahmad ha aggiunto: “ma il congresso di Astana tenuto da  Turkey, Iran e Russia è nient’altro che il risultato di un accordo di confluenza di interessi di tre stati”.

Legittimazione dei mercenari

Ilham Ahmad vede che l’accordo prevede il tentativo turco di legittimare i mercenari “di questo accordo, la Turchia vuole legittimare Jabhet al-Nusrah  e chi è contro la volontà queste forze”.

Russia ed Iran si sforzano di impegnarsi in altre aree di conflitto

Per quanto riguarda l’obiettivo russo e iraniano nell’attuale accordo, Ilham Ahmad ha dichiarato: “Al contrario, la Russia e l’Iran si sforzano anche per avere la possibilità di essere impegnate in altre zone fuori delle zone determinate per ridurvi il conflitto.”

L’obiettivo turco dell’accordo sta minacciando le aree di protezione dell’Amministrazione democratica autonoma del Nord della Siria         

La Co-presidente del MSD ha assicurato che con  questo accordo la Turchia vuole scuotere la sicurezza e la stabilità dell’Amministrazione autonoma Democratica nord della Siria. Inoltre, la Turchia è molto nervosa, perchè i rifugiati non si stanno dirigendo verso la Turchia al fine poterli  usarli come sempre come strumento di  pressione nei confronti degli stati europei. La Turchia è nervosa anche per quanto riguarda l’esistenza di forze di sicurezza americane insieme alle YPG al confine est dell’Eufrate, e delle forze di sicurezza russe con le YPG ad Afrin e Tal Refat e in altre zone a ovest dell’Eufrate.

Ilham Ahmad ha concluso affermando “Ci auguriamo che il governo russo non sia d’accordo su accordi contro la sicurezza e la stabilità delle aree in cui i siriani in fuga si sono rifugiati scappando dalla violenza di IS e dalla durezza  e dalle privazioni della guerra in altre aree siriane, queste zone che si stanno difendendo ancora dal terrorismo.”

ANHA

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sostieni UIKI Onlus

Sostieni
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Siria

L’Amministrazione autonoma democratica della Siria settentrionale e orientale ha affermato che gli attacchi dello Stato turco occupante, in corso dalla notte del 23 ottobre,...

Interviste

Hatip Dicle, un eminente politico e attivista curdo, discute della campagna internazionale in corso per la libertà di Abdullah Öcalan, tracciando parallelismi con la...

Siria

Nella dichiarazione finale della conferenza dell’Accademia di Jineoloji si legge: “La nostra conferenza ritiene che sia suo dovere primario trasmettere le opinioni del leader...

Interviste

Il premio Nobel Shirin Ebadi sostiene il rilascio di Abdullah Öcalan, sottolineandone il potenziale di riduzione delle tensioni etniche in Medio Oriente. Critica le...