DİYARBAKIR – I corpi di coloro che hanno perso la vita durante il conflitto sono stati seppelliti nel cimitero dei senza nome dopo che il regolamento è stato cambiato. Le famiglie hanno reagito al cambiamento della procedura e hanno affermato: ” I nostri ragazzi non sono figli di nessuno. C’è tanta gente dietro a loro.”
I corpi di chi ha perso la vita durante il conflitto dal 2005 non vengono dati ai loro familiari oppure attendono all’obitorio per mesi adducendo motivi procedurali. Dopo che il regolamento è stato cambiato e impone che i corpi devono essere identificati in 15 giorni, diversamente i corpi saranno seppelliti nel cimitero dei senza nome. Ma nonostante i familiari hanno identificato i corpi in 15 giorni, le procedure burocratiche sono lente.
Ahmet Derviş nato a Kobane ha perso la sua vita il 20 marzo nel distretto rurale di Lice, e nonostante la famigla abbia identificato il corpo, il governo si è rifiutato di consegnare il corpo alla famiglia. Secondo la famiglia le frontiere sono state a loro chiuse impedendogli di entrare in Turchia per recuperare il corpo.
Secondo le informazioni ricevute, i corpi seppelliti nei cimiteri dei senza nome sono 214
Mardin : 12 corpi
Urfa: 35 corpi
Erzurum : 51 corpi
Malatya: 30 corpi
Antep: 20 corpi
Şırnak: 2 corpi
Van: 7 corpi
Silopi: 37 corpi
Diha