Le organizzazioni ambientaliste e della società civile di Dersim hanno fatto appello alla solidarietà di fronte agli incendi boschivi provocati dai militari turchi a Dersi, e hanno chiesto allo Stato di “interrompere le operazioni”. Le organizzazioni ambientaliste e della società civile hanno rilasciato un comunicato congiunto a riguardo gli incendi boschivi che lo Stato turco ha deliberatamente avviato nelle campagne della provincia di Dersim.
Il comunicato sottolinea che:
Ancora una volta in molti dei nostri boschi sono stati avviati incendi nel momento in cui sono state lanciate le operazioni militari, e le forze dello stato turco impediscono più che mai alla popolazione di Dersim di fermare il fuoco che arde sulle loro foreste.Come se i piani e progetti di centrali idroelettriche (HES) non bastassero per devastare la natura di Dersim, adesso gli incendi boschivi sistematicamente avviati da parte dello Stato bruciano e distruggono le nostre foreste. Dersim è trasformata in terra bruciata per mano dello Stato e dei suoi collaboratori.”
Nella dichiarazione sono stati condivisi i dettagli della diffusione degli incendi:
“Questi incendi sono solo trasformano Dersim inabitabile per gli umani, ma la trasformano in un luogo morto anche per gli animali e numerose specie di piante endemiche sono in via di estinzione. Una catastrofe su più fronti è causata dagli incendi sistematici nell’area del villaggio di Meçi, del villaggio di Mezra, nel quartiere di Uzun Evler, nel circondario della collina di Kaymaz e del villaggio di Dere Boyu a Pülümür; nelle regioni di Boydaş e Ali Boğazı a Hozat; nelle regioni di Sarıtaş e Doğantaş aNazimiye; nelle campagne del distretto di Ovacık e del distretto di Karakoçan a Elazığ. i monti Cudi e Gabar stanno bruciando dal 7 agosto.” Le organizzazioni ambientaliste e della società civile di Dersim hanno evindenziato che nella loro dichiarazione congiunta che questo tipo di incendi boschivi seguono sempre a operazioni militari con la denominazione “lotta contro il terrore” e hanno chiesto allo Stato di abbandonare le politiche che alimentano il conflitto, la distruzione della natura, l’assilimazione nazionalista e religiosa e di interrompere queste politiche operative. Noi diciamo no all’incendio delle foreste, all’evacuazione dei villaggi, alla costruzione di dighe e centrali idroelettriche e ci aspettiamo sostegno dalla Turchia su questo tema.”
Firmatari
Le organizzazioni che hanno frmato questo comunicato ufficiale sono come segue:
Piattaforma per la conservazione dell’acqua del Munzur ( a nome di DEDEF), Piattaforma per la conservazione dell’acqua di Peri ( a nome di KARDEF), Piattaforma delle associazioni dell’est/sudest, Associazioni Democratiche degli Alevi, Coordinamento Democratico delle Associazioni Locali, Associazione Natura del Munzur, Associzione di Cultura Pir Sultan Abdal, entro studi di Dersim, Consiglio ecologico del Congresso Democratico dei Popoli (HDK) Consiglio Ecologico Yeşil Öfke Ecology Piattaforma di Conservazione della valle Senoz Associazione Kayder.
ANF