Le forze del regime iraniano hanno arrestato più di 100 curdi che hanno preso parte alla manifestazioni contro le esercitazioni del regime iraniano nei pressi del confine del Kurdistan del sud. Le esercitazioni militari del regime iraniano presso il confine con il Kurdistan del sud dopo il referendum dell’indipendenza hanno acceso le proteste nelle città del Kurdistan orientale. A partire da ieri le forze del regime iraniano hanno arrestato più di 100 curdi che hanno preso parte alle manifestazioni.
Secondo fonti locali la polizia iraniana unitamente a funzionari dei servizi segreti hanno fatto irruzione nelle abitazioni di attivisti curdi Saqiz, Mahabad and Ciwanro. I poliziotti armati hanno torturato persone durante le operazioni e hanno condotto decine di attivisti nei centri di interrogatori di Itlaat (agenzia di intelligence iraniana).
Le organizzazioni dei diritti umani nel Kurdistan orientale hanno affertato che il numero di persone poste in detenzione è di oltre un centinaio. A Sine, sette giovani curdi sono stati arrestati dalla polizia iraniana nella piazza Iqbal della città. Diverse persone sono state chiamate e convocate nei centri Itlaat per l’interrogatorio.
Dopo gli arresti di massa le famiglie hanno avviato proteste sedute davanti ai centri Itlaat nelle città curde. Le famiglie proseguono nelle loro proteste nonostante le minacce di arresto della polizia iraniana. Il regime iraniano ha attuato un embargo contro il Kurdistan meridionale dopo che la regione domenica ha votato per l’indipendenza in un referendum, in cui il 92,73% ha votato ‘Sì’. Teheran ha anche lanciato esercitazioni militari vicino al confine con la regione curda. La mossa ha scatenato proteste nel Kurdistan orientale, ieri i migliaia di curdi sono scesi in strada per protestare contro la politica iraniana contro il Kurdistan meridionale.
ANF