Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Iniziative

Corteo #DefendAfrin a Torino

Da ormai diversi giorni una città siriana, Afrin, si trova sotto i bombardamenti dell’aviazione turca assieme alle campagne circostanti, con esiti umanitari e sanitari disastrosi. Centinaia tra morti e feriti, case  distrutte, persino i campi profughi e le loro strutture sanitarie bombardati. Quel che è peggio è che l’offensiva portata avanti dalla Turchia utilizza milizie di jihadisti siriani simili a quelli dell’Isis (appartenenti ad Al-Qaeda o a gruppi analoghi), ed è rivolta contro un cantone che aderisce alla Federazione Democratica della Siria del Nord, l’unica esperienza di pace, femminismo e autogoverno uscita dall’orrore siriani di sette anni di guerra civile.

Non solo: la popolazione di Afrin, assieme a quelle di Kobane e di altre zone del Rojava (il Kurdistan siriano) ha lottato duramente contro l’Isis in questi ultimi tre anni, decretandone la sconfitta totale in Siria. Di Afrin era la combattente delle Unità di protezione delle donne – Ypj che nel 2014 si sacrificò per uccidere i miliziani dell’Isis che occupavano la collina Mishtenur, a Kobane. Di Afrin sono migliaia di giovani e meno giovani, donne e uomini, curdi, arabi, ezidi e cristiani che hanno combattuto l’Isis a Gre Spi, Manbij, Tabqa, Raqqa e Deir El Zor, decretandone la sconfitta anche nell’interesse delle popolazioni europee più volte attaccate da quell’organizzazione nelle loro metropoli.

La Turchia agisce contro Afrin perché il suo governo è un governo islamista, e lo stato stesso è presieduto da un islamista, il sanguinario e brutale Tayyp Erdogan. Erdogan non può tollerare di avere un cantone femminista, socialista e democratico a ridosso dei suoi confini: pur essendo un fazzoletto di terra, grande un terzo della provincia di Torino, potrebbe ispirare idee di apertura e cambiamento anche in Turchia! Ciò che aggrava la situazione è che i carri armati e gli aerei turchi, così come i jihadisti che ne costituiscono la fantera, agiscono per conto dell’alleanza Nato di cui fa parte anche l’Italia e con armi molto spesso italiane.

L’esperienza rivoluzionaria di Afrin è sotto attacco e assedio da parte di tutto e tutti, dagli islamisti jihadisti alla Turchia, dagli Stati Uniti che cinicamente stanno a guardare dopo aver approfittato del valore delle Unità di protezione popolare – Ypg e delle Forze Siriane Democratiche curdo-arabe, che ora difendono Afrin con grande dedizione e valore, per sconfiggere l’Isis, fino alla Russia dell’infido Putin che ha ritirato i suoi militari d’interposizione nella zona per far spazio ai bombardamenti di Erdogan.

Fermiamo il massacro di Afrin!

Scendiamo in piazza per la Siria del Nord e per la sua rivoluzione

Sosteniamo la resistenza delle Ypj-Ypg e delle Forze Siriane Democratiche

Concentramento in piazza Carlo Felice h 14 Domenica 11 febbraio 2018

L’assemblea Torino per Afrin riunitasi alla Cavallerizza il 29.01.18

 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sostieni UIKI Onlus

Sostieni
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Iniziative

Diamo il via alla rassegna cinematografica che trae le proprie opere “When The Seedlings Grow” e “Koban film”, dalle produzioni della Comune del Cinema...

Campagne

Da oggi è avviata la Campagna, che facciamo tutti gli anni, di offerta delle arance che ci forniscono produttori del Sud Italia, una campagna...

Iniziative

Il 4 ottobre del 2022 tutto il mondo curdo, in particolare il Movimento di Liberazione delle donne, è stato colto da un gravissimo lutto....

Iniziative

Abdullah Öcalan, leader del Movimento di liberazione del Kurdistan, è imprigionato da 26 anni nell’isola – carcere di Imrali, in seguito a un complotto...