La Turchia sta reclutando e riconvertendo i combattenti di ISIS per condurre la sua invasione nell’enclave curda di Afrin in Siria settentrionale. La campagna della Turchia contro Afrin ha già provocato finora la morte di 180 civili. Il Centro relazioni diplomatiche di Kongreya Star ha pubblicato una fascicolo informativo sui crimini contro l’umanità dello Stato turco nel cantone di Afrin in Siria settentrionale sugli attacchi dell’invasione in corso sin dal 20 gennaio.
I punti salienti del rapporto dettagliato sono come segue:
L’esercito turco sta commettendo un’orribile massacro contro i curdi
Il 20 gennaio, lo Stato turco insieme a gruppi salafiti hanno lanciato un’attacco militare contro la regione curda di Afrin/Siria settentrionale. La campagna della Turchia contro Afrin ha già provocato la morte di 180 civili, molti dei quali donne e bambini. Quella che precedentemente era una regione stabile all’interno della Siria devastata dalla guerra, viene ora presa di mira giorno e notte da un esercito della NATO.
La Turchia collabora con i terroristi di ISIS, di Jabhat al Nusra e Al-Qaeda nell’attacco di Afrin
La Turchia sta reclutando combattenti di Isis per condurre la sua invasione nell’enclave curda di Afrin in Siria settentrionale.
La Turchia sta utilizzando armi proibite contro i civili
La Turchia sta utilizzando armi come Napalm e bombe a grappolo sui civili, he sono vietate a livello internazionale dalla Convenzione delle Nazioni Unite su alcune armi convenzionali.
La Turchia sta bombardando scuole, fornerie e impianti idroelettrici
L’attacco sui centri educativi nella provincia di Afrin rappresenta una flagrante violazione dei diritti umani. Le fornerie nel centro di Afrin sono state distrutte e anche gli impianti idroelettrici che rifornioscono Afrin soo stati bombardati.
L’occupazione di Afrin sta provocando una nuova crisi umanitaria dei rifugiati
Centinaia di migliaia di rifugiati (IDPs) che avevano trovato rifugio nella regione, ancora una volta si trovano di fronte alla morte e alla fame, con una conseguente nuova crisi umanitaria dei rifugiati e i massacri.
L’aggressione della Turchia è un tentativo di pulizia etnica
Il Primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan incessantemente fa riferimento ad un progetto per restituire Afrin ” ai veri proprietati dell’area.”Le azioni di Erdogan – in particolare i piani di elaborazione per modificare la struttura demografica dell’area sono il segnale di questo.
Aerei da guerra turchi bombardano siti storici
La Turchia, non soddisfatta dell’uccisione di civili, ha ora iniziato a cancellare ciò che resta della storia nella Siria settentrionale. Aerei da guerra turchi hanno distrutto il complesso di templi ittiti di Ain Dara di 3.000 anni fa.
La Turchia ta distruggendo la vita pacifica di Afrin
Sin dall’inizio della guerra in Siria nel 2011, Afrin è stata tra le zone più sicure del devastato paese. Afrin è stata un rifugio per yazidi, cristiani, alevi, di musulmani di tutte le origini etniche.
La Turchia sta violando la legge internazionale e i diritti umani fondamentali
Esperti internazionali e organismi internazionali vedono l’attacco della Turchia come: crimini contro l’umanità, gravi violazioni del diritto internazionale, aggressione e un tentativo di commettere un genocidio. Le organizzazioni delle Nazioni Unite per i diritti umani e i diritti dei bambini devono assumere posizioni ferme per fermare gli attacchi turchi.
Il mondo non può rimanere insensibile per l’uccisione di bambini da parte del regime turco ad Afrin
Nella guerra della Turchia contro i curdi, i bambini continuano ad essere colpiti duramente da una distruzione, uno sfollamento e morte senza precedenti. Hanno perso la vita, la casa e l’infanzia. Le organizzazioni delle Nazioni Unite per i diritti umani e i diritti dei bambini devono assumere posizioni ferme per fermare gli attacchi turchi.
Non sacrificate i curdi in un ulteriore genocidio per le vostre relazioni con la Turchia
Il 20/1/2018 la mattina, il overno turco ha attaccato la zona di Afrin del Rojava/Siria settentrionale utilizzando tutto l’arsenale dell’esercito turco per bombardare villaggi e paesi sicuri di Afrin, violando l’integrità territoriale dello Stato della Siria e aggirando tutte le norme e le leggi internazionali, con il pretesto di attaccare i luoghi dei terroristi come hanno affermato.
Mentre la realtà è al contrario di quello che fanno, essi hanno bombardato indiscriminatamente la popolazione al sicuro, provocando vittime molte delle quali civili. I bombardamanti continuano davanti agli occhi del mondo, colpendo il diritto internazionale e i diritti umani senza nessuna mossa della comunità internazionale e del Consiglio di sicurezza per fermare queste aggressioni e massacri.
L’obiettivo del governo turco è quello di distruggere le infrastrutture della regione prendendo di mira abitazioni popolate e commettendo massacri per intimidire e sfollare le persone.
Le donne di Afrin non si fermarono pigramente di fronte al silenzio internazionale e vedono la macchina da guerra turca che viola la sacralità delle loro case e distrugge e uccide i loro bambini. Ma fanno tutto ciò che devono fare prosciugando tutte le loro energie per partecipare alla deterrenza della brutale aggressione, sia portando armi accanto agli uomini nei campi di battaglia, lasciando che i loro figli si uniscano ai combattenti per difendere la loro terra e la loro dignità, o preparando cibo per i combattenti in prima linea come una sorta di sostegno morale e un riferimento alla loro partecipazione alla resistenza del tempo.
Ci sono dozzine di bambini che sono rimaste vittima dell’attacco turco ad Afrin, oltre alla perdita di dozzine di donne.
Feriti (205)
Caduti (132)
Persone ferite complessivamente (403)
Caduti complessivamente (150 nomi dei 180 civili caduti)
Rapporto dei distretti di Afrin sui feriti e i caduti a causa dei bombardamenti turchi su Afrin dal 20/01/2018 al 10/02/2018:
Persone ferite complessivamente (409) (301 uomini, 63 donne e 45 bambini)
Caduti complessivamente (154) (111 uomini, 17 donne e 26 bambini)