Una scrittrice iraniana è in sciopero della fame in carcere da 19 giorni. Funzionari del regime iraniano rifiutano di rispondere alle richieste della prigioniera. La scrittrice Gûlrûx Îrayî Îbrahîmî è stata esiliata dal carcere di Ewnî al carcere di Qerçekî Weramîn da parte del regime iraniano il 7 febbraio dove si trova tuttora. Îbrahîmî è in sciopero della fame da 18 giorni contro le torture e le molestie sessuali nei confronti delle donne nel carcere.
Îbrahîmî inizialmente voleva fare uno sciopero della fame a oltranza fino alla morte, ma attivisti iraniani preoccupati per la sua salute, al sesto giorno le hanno chiesto di trasformarlo in sciopero della fame.
Mentre lo sciopero della fame prosegue nel 18° giorno, la salute di Îbrahîmî continua a peggiorare e l’amministrazione del carcere rifiuta di dare risposte alle sue richieste, abbandonando Îbrahîmî alla morte.
La scrittrice di racconti Îbrahîmî è stata condannata a 6 anni di carcere per aver usato la lapidazione di donne come simbolo in una delle sue storie.