Dal 20 gennaio scorso il popolo Curdo è di nuovo sotto attacco da parte dell’esercito Turco sostenuto da miliziani jihadisti. Proprio in questi giorni violenti bombardamenti sulla città di Afrin stanno mietendo vittime soprattutto civili.
Questo massacro si sta svolgendo nel più totale silenzio della comunità internazionale e dei media.
Questa mattina abbiamo occupato simbolicamente, con alcuni nostri attivisti e lavoratori Italiani e stranieri, l’agenzia marittima Argosy, la sede di appoggio Livornese della Arkas group, la più grande società commerciale Turca legata al governo.
Qualche anno fa la nostra autorità portuale incontro una serie di armatori Turchi invitandoli ad investire nel nostro porto. Nonostante la nostra città stia vivendo una forte crisi occupazione ci sembra veramente ipocrita il comportamento di alcune istituzioni. Di facciata si critica il governo Turco per l’evidente mancato rispetto dei diritti umani e dall’altra si è disposti a firmare qualsiasi accordo commerciale come se nulla fosse.
Per noi l’interesse economico non può e non deve venire prima della vita delle popolazioni. Chiediamo a tutte le istituzioni di intervenire prendendo una posizione chiara. Basta rapporti commerciali con lo stato Turco e le sue società complici fino a quando non terminerà l’aggressione militare contro i lavoratori e le lavoratrici curdi.