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Turchia

Turchia: rapporti su frodi nell’uso di aiuti UE per i rifugiati

Rapporti di Der Spiegel riferiscono che i progetti che vengono finanziati dall’Unione Europea nell’ambito dell’accordo sui rifugiati vengono violati e le risorse usate in modo improprio.  Come parte dell’accordo sui rifugiati l’Unione Europea ha già trasferito tre miliardi di Euro alla Turchia. Altri tre miliardi verranno messi a disposizione della Turchia presto.

Secondo la rivista tedesca Der Spiegel l’attuazione dell’accordo tra la Turchia e l’UE non sta affatto andando così liscia come viene presentato dai funzionari a Bruxelles: una serie di progetti che le due parti hanno concordato e ancora esistono, sono stati interrotti. E organizzazioni partner dell’UE vengono tormentate dalla Turchia.

Circa la metà della prima rata è andata agli aiuti “umanitari”, in particolare al Programma Alimentare delle Nazioni Unite. I restanti 1,6 miliardi di Euro a 26 progetti a medio e lungo termine “non-umanitari”. Tuttavia secondo la ricerca EIC, meno della metà dei progetti finora sono stati attuati e alcuni non sono nemmeno stati davvero promossi, alcuni sono scadenzati per l’anno 2021.

Spiegel ha riferito che l’UE ha reso disponibili 90 milioni di Euro per il completamento di due ospedali nelle città di confine turche di Kilis e Antakya. In entrambi i casi la costruzione non è nemmeno iniziata. Anche la prevista costruzione di scuole è opinabile: la Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) [Istituto di Credito per la Ricostruzione] ha gettato le fondamenta solo per otto su 39 scuole.

L’UE enfatizza che il denaro per l’accordo non va a Erdogan ma agli aiuti per i rifugiati. 660 milioni di Euro sono stati pagati al governo turco, 300 milioni di Euro al Ministero per l’Istruzione e la Salute, 60 milioni di Euro al Servizio Immigrazione turco (DGMM).

Il lavoro dell’UE in Turchia è complicato dal fatto che il governo del Presidente Erdogan sta negoziando sulle organizzazioni non governative, comprese alcune che collaborano con l’UE. I dipendenti non ricevono un permesso di lavoro o sono soggetti a condizioni. Mercy Corp, un partner UE nell’attuazione dell’accordo sui rifugiati, è perfino stato espulso dal Paese.

 

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