SHEHBA – “Come donne arabe siamo pronte a porre fine alla dittatura” dichiara la co-presidente dell’Assemblea di Shebba Wefa Hisen, la quale ha dichiarato che i popoli di Turchia dovrebbero ricordarsi degli attacchi ad Afrin mentre andranno ai seggi.
Il fattore più importante che determinerà la scelta del popolo di Turchia che si recherà ai seggi il 24 giungo, è che le politiche di guerra e di oppressione dell’AKP stanno trascinando la Turchia sull’orlo della guerra. Non solo i curdi, ma anche le popolazioni arabe sono state sfollate con la forza da Afrin dopo gli attacchi; e le donne arabe sono arrabbiate.
Wefa Hisen afferma: “Parlando a nome di tutte le donne arabe, sto dicendo che non vogliamo Erdogan e i gruppi da lui sostenuti sulla nostra terra. Wefa chiede ai popoli di Turchia di votare conseguentemente e sottolinea che l’AKP voleva che la popolazione nazionalista lo sostenesse mentre stava attaccando Afrin.
I popoli hanno costituito ancora una volta le proprie assemblee
Indicando che le popolazioni di Afrin, in particolare le popolazioni curde, se ne sono andate contro la propria volontà, Wefa afferma che tutta la popolazione nella regione hanno costituito ancora una volta le proprie assemblee e si sono governate loro stesse.
Nessuno può spezzare questa volontà
Dichiarando che la gente non lascerà la propria vita costruita con la propria libera volontà, wefa dichiara: ” Migliaia di persone sono migrate a Shebba perchè non volevano vivere la dittatura di Erdogan e hanno costituito il loro sistema. Erdogan cerca di vincere le elezioni che si svolgeranno in Turchia utilizzando tutti gli strumenti ed i metodi possibili, ma fallirà”.
Sostenendo che tutte le popolazioni arabe, curde e turcomanne hanno costruito una vita sulla base della filosofia democratica nazionale del leader del PKK Abdullah Öcalan, continua a parlare come segue: ” Erdogan non può far fronte con la popolazione che è diventata consapevole. Ha deciso di tenere elezioni anticipate allo scopo di camuffare il suo volto reale. Edogan attuerà altri massacri se verrà eletto. Prima di andare ai seggi, tutti dovrebbero pensare che Erdogan continuerà ovunque con la sua atrocità come ha fatto con i massacri a Shebba, Afrin, Sur, Sirnak, Cizre, Nusaybin e Yuksekova. Come donne arabe, siamo pronti a purificare l’umanità da un dittatore, facciamo insieme il nostro dovere umano”.
ANF