Il Parlamento Europeo accetta il rapporto sulla Turchia della relatrice Kati Piri e sostiene la raccomandazione di congelare i colloqui per l’ingresso della Turchia nell’UE.Dopo l’esposizione del disastroso rapporto sulla situazione in Turchia, il Parlamento Europeo ha deciso di seguire la raccomandazione della relatrice Kati Piri e di congelare i colloqui per l’ingresso della Turchia nell’UE.
Alla votazione hanno partecipato 622 deputati. 370 hanno sostenuto la richiesta, 109 hanno votato contro e 143 si sono astenuti.
Il rapporto di Piri fa notare le violazioni dei diritti umani e le pratiche antidemocratiche e illegali in Turchia nello scorso anno e il numero di oltre 100.000 arresti. Piri aveva criticato in quanto inaccettabile, il fatto che rappresentanti dell’UE percepiscano a stento questi sviluppi. Anche se non c’è alcuna ragione per continuare in queste condizioni i colloqui per l’ingresso con il Presidente autoritario ad Ankara, l’Ue da questo punto di vista non avrebbe intrapreso alcun passo serio e non avrebbe esercitato su Ankara la necessaria pressione.
È la prima volta che il Parlamento Europeo decide di chiedere il congelamento di negoziati con un candidato all’ingresso. Tuttavia questo appello in primo luogo ha un significato sostanzialmente simbolico, dato che la Commissione Europea non è vincolata alle decisioni del Parlamento.
La reazione dell’AKP è seguita prontamente. Il portavoce dell’AKP Ömer Çelik ha dichiarato: „Questa decisione per noi è una decisione priva di valore, ingiusta e irrispettosa.“ Ha twittato che questo mostra che ormai alla guida dell’UE ci sono gli estremisti di destra che guardano il mondo dalla loro visuale ristretta. Il Ministero degli Esteri turco ha definito la decisione „unilaterale e non obiettiva“, da parte sua sarebbe „impossibile attribuirle un qualche valore.“
ANF