Lo sciopero della fame avviato l’8 novembre 2018 dalla deputata di HDP di Hakkari e Co-presidente Sig.Leyla Güven per chiedere la fine dell’isolamento aggravato imposto a Sig. Abdullah Öcalan nel carcere di Imrali adesso è giunto al 26° giorno. Nasır Yağız, a Erbil, è al 113° giorno, il primo gruppo di scioperanti della fame in carcere sono all’88° giorno, gli scioperanti della fame a Strasburgo sono all’87° giorno; lo sciopero della fame di Sebahat Tuncel e Selma Irmak è giunto al 57° giorno; mentre 335 detenuti in 67 carceri sono entrati in sciopero della fame in giorni diversi il 16 dicembre 2018, migliaia di detenuti politici hanno dichiarato che inizierebbero uno sciopero della fame irreversibile e a tempo determinato a partire del 1 marzo 2019.
A Batman, Sedat Akın, dopo essere stato rilasciato, continua lo sciopero della fame a casa sua.Lo sciopero della fame di Akın è giunto al 67° giorno. Anche Gurbet Ektiren, che ha cominciato lo sciopero della fame nel carcere di Bakırköy , continua lo sciopero della fame a casa sua. La gente viene arrestata perché è in sciopero della fame.
Dersim Dağ, deputata di HDP, e i membri del partito Bilal Özgezer, İsmet Yıldız, Salih Canseven, Salih Tekin e Sevican Yaşar il 3 marzo 2019 hanno avviato uno sciopero della fame a tempo indeterminato e irreversibile. Tutti questi scioperanti, ad eccezione della sig.na Dersim Dağ, sono stati arrestati.
A partire dall’8 marzo Tayip Temel e Murat Sarısaç, deputati di HDP a Van, ed i membri del partito A. Halik Kurt e Yusuf Ataş hanno avviato uno sciopero della fame nella sede provinciale di Diyarbakir di HDP. La sera dell’8 marzo, centinaia di poliziotti hanno fatto irruzione nella sede provinciale di Diyarbakir di HDP, rompendo le porte e le finestre, malmenando i nostri deputati Tayip Temel, Dersim Dağ e Murat Sarısaç, fermando 7 attivisti. Mentre Dersim Dağ, Tayip Temel e Murat Sarısaç proseguono con lo sciopero della fame, 4 dei 7 fermati sono stati incarcerati per essersi uniti allo sciopero della fame.
Gli scioperanti della fame mostrano sintomi allarmanti
Bahtiyar Hasan Kemal, in sciopero della fame nel carcere chiuso di tipo F a Van dal 17 Dicembre 2018, ha pers 16 chilogrammi ed è tenuto in una cella solitaria. Cihan Tamur, continua con lo sciopero della fame nella stessa prigione e ha emorragie alla bocca, al naso e all’intestino. Tamur ferite sul corpo e ha dolore ai reni. Tamur, soffre di problemi cardiaci, e secondo i rapporti dei medici affronta un alto rischio.
Dilbirin Turgut, scioperante della fame nel carcere chiuso per donne di Tarsus, è al 57°giorno di sciopero della fame e a cominciato a tossire sangue un giorno si ed un giorno no. Nasir Yagiz, che continua nello sciopero della fame a Hewlêr, ha perso peso significativamente e non può reggersi in piedi da solo senza assistenza. Molti detenuti in sciopero della fame nelle carceri hanno seri problemi di salute. Ci sono sintomi come mialgia e spasimo, insonnia, vertigini, desquamazioni sulla pelle, debolezza, difficoltà a camminare e a stare in piedi, mal di schiena, sensibilità al suono e all’odore, offuscamento della vista e svenimenti.
Le guardie carcerarie hanno fatto irruzione nelle sezioni dei detenti in sciopero della fame nel carcere di Elazığ e hanno picchiato i detenuti Nevzat Demir e Tahir Temel. Le guardie hanno rotto il braccio ad un prigioniero, hanno sottoposto i detenuti a maltrattamenti e li hanno trasferiti in celle singole. I quotidiani vengono vietati arbitrariamente, e il diritto dei denuti a ricevere informazioni è stato violato!
Nelle carceri dove gli scioperi sono in corso, il quotidiano Yeni Yaşam, a cui i detenuti sono abbonati, è stato vietato dal Ministero della Giustizia e il diritto dei detenuti a ricevere notizie viene gravemente violato.
Questa voce non può essere più ignorata!
Gli scioperi della fame nella giuda di Leyla Güven e con la partecipazione di migliaia di detenuti, politici e attivisti, sono cresciuti a tal punto in cui il potere politico non può ignorare. L’isolamento del Sig. Abdullah Öcalan è la più grande barriera prima della pace sociale. Per abbattere questa barriera e aprile la via alla pace, le richieste degli attivisti che lasciano i loro corpi alla fame dovrebbero essere udite immediatamente, ed il linguaggio discriminatorio dovrebbe essere abbandonato.
Ayşe ACAR BAŞARAN
Portavoce della Commissione per i diritti umani e le rocedure legali
Membro del Comitato esecutivo centrale e deputata di HDP di Batman
13 Marzo 2019
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