L’Alta Commissione Elettorale dichiara che mandati di tutte le persone elette il 31 marzo che in precedenza sono state licenziate a causa dei decreti dello stato di emergenza, non vengono riconosciute. I mandati vengono trasferiti al partito arrivato secondo.
L’Alta Commissione Elettorale (YSK) dichiara che i mandati di tutte le persone elette il 31 marzo, che in precedenza sono state licenziate a seguito di decreti dello stato di emergenza, non vengono riconosciute. Questi mandati vengono invece trasferiti al candidato del partito arrivato secondo.
Il quartiere di Bağlar è una delle roccaforti dell’HDP a Amed (Diyarbakir). L’insegnante Zeyyat Ceylan qui nelle elezioni comunali del 31 marzo ha ottenuto il maggior numero di voti. Ma durante lo stato di emergenza era stato licenziato per decreto. Per questo lo YSK rifiuta il riconoscimento del suo mandato. Anche nella provincia di Van a Tuşpa (Tuşba), con le stesse motivazioni a Yılmaz Berki, a Ertemêtan (Edremit) Gülcan Kaçmaz Sayyiğit e a Ebex (Çaldıran) Leyla Atsak non vengono assegnati mandati ufficiali. Anche per Erzîrom (Erzurum), Tatos (Tekman) e Pazarcix (Dağpınar) lo YSK ha deciso di non assegnare mandati.
Il candidato AKP di Bağlar, Hüseyin Beyoğlu, aveva presentato ricorso presso la Commissione contro l’elezione dell’HDP motivandola con l’affermazione che persone che sono state allontanate dal pubblico impiego non devono poter rivestire cariche pubbliche. Per questo il mandato dovrebbe essere assegnato alla forza arrivata seconda.
In queste quattro città dove si sono verificati questi casi, il partito arrivato secondo è l’AKP.
HDP: Decisione dell’Alta Commissione Elettorale è un complotto politico
L’HDP ha protestato con forza contro la decisione della Commissione e ha annunciato di ricorrere a tutti gli strumenti di legge contro questa decisione. Via Twitter l’HDP ha definito la decisione un complotto politico, dato che i candidati sono stati ammessi alle elezioni dallo YSK e ora gli viene negato il mandato.
ANF