Leyla Güven ha presentato al Parlamento turco un’interrogazione al governo in cui ha criticato che le cure mediche di attivist* che hanno partecipato allo sciopero della fame sono subordinate all’arbitrio delle direzioni delle carceri.Con un’interrogazione scritta al Ministero della Giustizia e a quello della Salute la deputata HDP Leyla Güven ha invitato il governo turco a prendere posizione rispetto alle notizie secondo le quali attivist* che hanno partecipato allo sciopero della fame nelle carceri turche dopo la fine della loro azione ricevono solo cure insufficienti o non ne ricevono affatto. Güven nella sua interrogazione fa riferimento al trattamento arbitrario di attivist* nelle carceri di Van, Tarso e Xarpêt (Elazığ).
Nell’interrogazione al Ministro della Giustizia Abdülhamit Gül e al Ministro della Salute Fahrettin Koca, pone tra le altre le seguenti domande:
„Il Suo Ministero ha raccolto informazioni sulle cure mediche dei prigionieri in sciopero della fame dopo la fine della loro azione? Se sì, quali informazioni sono state raccolte? È previsto che vengano condivise con l’opinione pubblica?
Il Suo Ministero è informato del trattamento arbitrario e pericoloso di chi ha partecipato allo sciopero della fame nelle carceri e negli ospedali?
Quante denunce sono pervenute al Suo Ministero per il trattamento arbitrario di prigioniere e prigionieri?
A seguito delle denunce da parte del Suo Ministero è stato avviato qualche tipo di indagine contro le persone o direzioni accusate?
Da parte del Suo Ministero è stato intrapreso qualcosa per impedire possibili danni permanenti nelle e negli attivist* che hanno partecipato allo sciopero della fame?
Quant* attivist* che hanno partecipato allo sciopero della fame per via di misure disciplinari avviate si trovano ancora in carcere a causa della partecipazione all’azione anche se il loro periodo di carcerazione è concluso? Cosa pensa di fare per mettere fine a queste ingiustizie nei confronti delle e degli interessati?“
Fonte: ANF