La Turchia minaccia di entrare in Rojava con un’offensiva a est dell’Eufrate. L’amministrazione autonoma chiede alla comunità internazionale una presa di posizione chiara contro la minacciata invasione che vuole impedire una soluzione della crisi in Siria.L’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est ha reagito con una dichiarazione scritta alle minacce della Turchia e al concentramento di truppe sul confine del territorio di autogoverno. Nella presa di posizione pubblicata martedì si sottolinea che le minacce di invasione e gli attacchi dello Stato turco mirano a impedire una soluzione della crisi in Siria. In proposito si dice: „La Turchia con la sua politica di occupazione vuole disturbare la pace e la sicurezza nella regione. Il concentramento di truppe turche sul confine nei pressi di Girê Spî (Tall Abyad, NdR) e le minacce contro le regioni Şehba e Tall Rifat dove si trovano centinaia di migliaia di profughi di Efrîn, come prosecuzione della politica di invasione intendono servire a silurare il processo di soluzione in Siria.“
Il governo AKP sarebbe intenzionato a portare all’esterno la propria crisi e di nascondere in questo modo all’opinione pubblica la situazione reale in Turchia, dichiara inoltre l’Amministrazione Autonoma. Inoltre gli attacchi dello Stato turco in Iraq e in Libia mostrerebbero chiaramente che, „la Turchia mira a spezzettare la regione ed ad imporre in questo modo i suoi interessi.“
Un’invasione o minacce non saranno accettate dall’Amministrazione Autonoma in nessuna occasione, per la Siria può esserci una soluzione solo nel dialogo. Per questo l’Amministrazione Autonoma a nome delle diverse identità etniche e religiose della regione chiede alle potenze internazionali e alle istituzioni del diritto internazionale di chiarire la loro posizione a fronte delle minacce e degli attacchi dello Stato turco contro i popoli della Siria del nord e dell’est. La popolazione starebbe anche continuando a lavorare con tutte le sue possibilità alla costruzione di una soluzione democratica per l’intera Siria.
Tuttavia anche le forze democratiche devono prendere posizione rispetto alle contraddizioni create dalla Turchia nella regione e esercitare pressioni su Erdoğan per il ritorno a un dialogo. „Sottolineiamo ancora una volta che proteggeremo tutte le conquiste della popolazione della Siria del nord e dell‘est“, si afferma.
Fonte: ANF