Il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Turchia ha presentato un nuovo termine per la prevista occupazione del Rojava. Ora l’invasione andrà chiamata „Corridoio di Pace“.Il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Turchia sotto la direzione del Presidente dello Stato Recep Tayyip Erdoğan ha tenuto una seduta di sei ore. Al termine è stata rilasciata una dichiarazione di quattro punti di cui tre riguardano la questione curda.
Secondo la dichiarazione, nella seduta si è parlato della lotta nel Paese e all’estero contro „PKK/PYD e YPG” e dell’invasione che continua in Kurdistan del sud. Anche l’attentato a un funzionario del MIT del consolato turco a Hewlêr (Erbil) viene citato.
Dalla dichiarazione emerge il disagio per il fatto che Interpol ha cancellato numeros* politic* curd* dalla sua lista delle „Red Notice“ [NdT: tra i quali Saleh Muslim che in passato per questo era stato fermato a Praga dove è stato trattenuto per diversi giorni]. Il regime turco che vuole usare Interpol contro la propria opposizione, considera la revoca di questa misura dannosa rispetto alle ragioni fondative di Interpol.
Inoltre nella seduta sono state presentate nuove intenzioni di occupazione per il Rojava, la Siria del nord e dell’est. Secondo la dichiarazione ora per la „sicurezza dei confini“ si dovrà lavorare alla costruzione di un „Corridoio di Pace“.
Il regime turco già nelle passate invasioni ha usato termini che vengono associati alla pace. I crimini di guerra che sono stati commessi a Efrîn con il nome „Ramoscello d’Ulivo“ ne sono un esempio.
Fonte: ANF