In contemporanea con la destituzione dei sindaci curdi, all’inizio della settimana nel corso di operazioni in Turchia sono stat* arrestat* quasi 500 attivist* dell‘HDP. Molt* di loro sono ancora in custodia e hanno iniziato uno sciopero della fame.All’inizio della settimana il regime dell’AKP ha avviato una nuova crociata di annientamento contro il Partito Democratico dei Popoli (HDP). Nelle roccaforti dell‘HDP Amed (Diyarbakir), Mêrdîn (Mardin) e Van, sono stati destituiti i sindaci che sono stati sostituiti da amministratori coatti vicini al governo. In contemporanea le forze di sicurezza hanno eseguito retate in 29 province del Paese nel corso delle quali sono stat* arrestat* circa 500 attivist* HDP.
Solo a Amed attualmente oltre cento delle persone colpite si trovano ancora nella sezione per i reati politici della direzione di polizia e vengono maltrattate. Lo riferiscono circa 40 attivist* che fino a mercoledì erano anche loro trattenut* nello stesso posto. Si verificherebbero regolarmente violenze fisiche e psicologiche da parte del personale carcerario, in particolare dopo i colloqui con gli avvocati. Inoltre alle persone agli arresti vengono negate le loro necessità di base. I feriti non ricevono cure mediche, a persone malate vengono negati i farmaci di cui hanno bisogno. Solo in casi urgenti verrebbe consentito un viaggio in ospedale, ma nel percorso si verificherebbero minacce, angherie e maltrattamenti da parte del personale di guardia.
Per protestare contro questi metodi disumani, le e gli attivist* hanno iniziato uno sciopero della fame. Le donne sono state le prima a rifiutare di assumere cibo. Poi all’azione si sono uniti anche gli uomini.
Fonte: ANF