Lettera inviata alle autorità italiane a nome della Rete Kurdistan Italia
Nel frattempo da un Tweet dell’agenzia stampa Rudaw delle ore 12.42 che fa riferimento a notizie date dai media turchi, Çiçek Kobanê, sarebbe viva e sarebbe stata trasferita in Turchia per cure mediche. Non risultano attualmente conferme ufficiali da fonti legate al movimento delle donne curde. Resta comune la preoccupazione per la sua sorte, vista la provata grave e reiterata violazione dei diritti umani nelle carceri turche, in particolare per quanto riguarda curde e curdi. Resta quindi confermata la necessità di vigilare sulla sua situazione e sul rispetto dei diritti umani e della dignità di questa coraggiosa donna.
La Redazione di Rete Kurdistan Italia
Testo della lettera inviata:
Al Presidente del Consiglio on. Giuseppe Conte
Ufficio del Segretario Generale: segrgen@governo.it
Ufficio del consigliere diplomatico: segrcd@governo.it
Ufficio stampa e del portavoce:segrcd@governo.it
Ufficio stampa e del portavoce: ufficio_stampa@governo.it
Ufficio del Consigliere militare: ucm@palazzochigi.it
Al Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale on. Luigi di Maio
Segreteria Generale: segreteria.generale@esteri.it
Direzione generale per gli affari politici e di sicurezza: dgap.segreteria@esteri.it
Direzione generale per l’Unione Europea: dgue.segreteria@esteri.it
Al Ministro della Difesa On. Lorenzo Guerini
Segretariato Generale della Difesa sgd@sgd.difesa.it
Al Rappresentante Militare italiano presso i Comitati militari della NATO e dell’UE Generale di Squadra Aerea Roberto Nordio
Rappresentanza Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico: rappnat.mail@esteri.it
Servizio Stampa: natobruxelles.stampa@esteri.it
Oggetto: Richiesta di intervento urgente per salvare la vita di Çiçek Kobanê, prigioniera delle truppe ausiliarie dell’esercito turco in Siria del nord
Da fonti ufficiali e verificate risulta che a seguito dell’attacco dell’esercito turco del 21 ottobre alle ore 21.00 contro il villaggio di Mişrefa in Siria del nord, durante il periodo di tregua pattuito tra USA e Turchia, la combattente delle Unità di Difesa delle Donne YPJ, Çiçek Kobanê, dopo essere rimasta ferita a una gamba in combattimento, è stata fatta prigioniera dalle truppe ausiliare del cosiddetto “Esercito Nazionale Siriano” che al fianco dell’esercito turco sono impegnate nell’operazione militare denominata “Fonte di Pace” in corso dal 9 ottobre scorso in Siria del nord e dell’est, in spregio delle norme del diritto internazionale.
Çiçek è originaria di Kobanê e ha preso parte come combattente alla lotta contro Stato Islamico (IS) e attualmente è impegnata nella resistenza contro l’invasione turca sul fronte di Ain Issa. Come è noto dalle notizie riferite dai media, nonostante la tregua, gli attacchi dello Stato turco e delle sue truppe ausiliarie sono in corso anche adesso.
Nei giorni scorsi i sequestratori di Çiçek Kobanê, presumibilmente appartenenti alla milizia Ahrar al-Sham / Battaglione Darat Izza (Dar Taizzah), hanno diffuso foto e video della sua cattura, con il preciso intento di umiliare lei e con lei tutte le donne, e annunciato apertamente l’intenzione di giustiziarla.
In vista della gravità della situazione, è necessario un intervento della massima urgenza per salvare la vita di Çiçek Kobanê.
Chiediamo pertanto ai destinatari di questo messaggio di convocare con urgenza l’ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia e il rappresentante militare turco presso i Comitati militari della NATO, perché Çiçek Kobanê venga immediatamente liberata, consegnandola a rappresentanti delle organizzazioni umanitarie presenti sul territorio.
Per ulteriore riferimento riportiamo di seguito alcune delle notizie pubblicate in lingua italiana sulla sorte di Çiçek Kobanê:
https://www.retekurdistan.it/2019/10/25/ypj-lattacco-a-cicek-kobane-e-un-attacco-a-tutte-le-donne/
https://www.dire.it/25-10-2019/383042-siria-le-unita-curde-salvate-cicek-la-combattente-di-kobane/
https://www.redattoresociale.it/article/home/le_unita_curde_salvate_cicek_la_combattente_di_kobane
Confidando nel fatto che in vista della gravità della situazione questa nostra riceverà con la massima urgenza la dovuta attenzione da parte delle autorità competenti e che quindi vedrà un altrettanto pronto intervento, porgiamo distinti saluti.
Rete Kurdistan Italiana
Contatti: info@retekurdistanitalia.it