La guerra di aggressione avviata dall’esercito turco e dei suoi alleati jihadisti il 9 ottobre contro la Federazione democratica della siria settentrionale e orientale, ha portato con sé una fase di resistenza e di solidarietà globale. Le ultime settimane ci hanno chiarito che la resistenza dei popoli della Siria settentrionale è inseparabile dalla lotta globale contro il patriarcato, il fascismo e il capitalismo.
In tutto il mondo, milioni di persone protestano contro l’ingiustizia sociale e lo sfruttamento capitalista. Le proteste di Cile, Bolivia, Colombia, Libano, Iraq, Iran, Tunisia e Catalogna sono unite dalla richiesta di un mondo di giustizia sociale.È stato dimostrato che senza distruggere il fascismo in Turchia non è possibile garantire risultati democratici nelle altre parti del Kurdistan e in Medio Oriente. Fino a poco tempo fa, la Siria settentrionale e orientale era un’oasi di stabilità nel paese.
Sotto l’Amministrazione autonoma democratica (DAA) della Siria settentrionale e orientale, 5 milioni di siriani di varie origini etniche e religiose – curdi, arabi, cristiani (armeni, assiri, caldei e siriaci), turkmeni, ceceni, aleviti e yazidi – hanno convissuto pacificamente.
Da un lato era ed è la resistenza dei combattenti delle forze democratiche siriane (SDF) e dei combattenti dell’autodifesa delle ‘YPG e delle YPJ che hanno costretto lo stato fascista turco e le potenze internazionali a limitare l’aggressione turca con i cosiddetti accordi e il cessate il fuoco.
Dall’altra, sono state le centinaia di migliaia di persone in innumerevoli città in tutto il mondo a formare un ponte di speranza per il Rojava. Le politiche internazionali contro il Rojava- sia la politica diretta di guerra della Turchia, sia il supporto indiretto degli Stati Uiti, della Russia e dell’Unione Europea, o l’ignoranza di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite- mostrano che c’è una coalizione internazionale contro la rivoluzione nel Rojava che mira a distruggere la speranza per un mondo migliore, che è stata creata attraverso la nuova democrazia alternativa nel nord e nell’est della Siria/Rojava, e mantiene lo status di di colonia internazionale per il Kurdistan.
La costruzione di un sistema nel Rojava basato sulla democrazia radicale, sulla liberazione delle donne e l’ecologia è un passo storico per la rivoluzione in Kurdistan e la democratizzazione dell’intero Medio Oriente. Questa è una vittoria che ha affascinato il mondo e ha segnato un nuovo inizio per i popoli oppressi della regione, che ha costruito un sistema di autogoverno che ha dato voce a tutte le comunità della regione. La solidarietà internazionale con il Rojava mostra che la lotta per la liberazione è internazionale e senza confini!
La campagna di sterminio di massa dello regime fascista turco continua senza sosta. Esprime se stessa dai migliaia di prigionieri politici, dalla distruzione del patrimonio culturale, della natura e delle città curde, dalle amministrazioni forzate, dalla de facto abolizione del diritto di voto, dagli attacchi e dalla pulizia etnica nel Rojava. Questi attacchi hanno luogo con il sostegno della comunità internazionale degli Stati. I popoli del nord e dell’est della Siria continuano a sfidarci con la loro resistenza nl difendere la rivoluzione e a renderla la culla della democrazia globale.
Portiamo insieme la nostra rabbia contro la guerra di aggressione turca, nelle strade e nelle piazze. Rompiamo lo stato di normalità. Finché le uccisioni continuano, la resistenza deve continuare.
Con questo nella mente, facciamo appello ad una giornata di iniziativa internazionale il 14 dicembre 2019.Portiamo insieme la nostra rabbia contro la guerra di aggressione turca, nelle strade e nelle piazze. Rompiamo lo stato di normalità. Finché le uccisioni continuano, la resistenza deve continuare.
Solidarietà con la resistenza dei popoli in tutto il mondo!
Insieme contro il fascismo e il patriarcato!
Le campagne #Riseup4Rojava, #WomenDefendRojava and #DefendRojava