‘Turkey’s war against civilians’, l’ultimo rapporto del Rojava Information Center, comprende:
– le prove finora più stringenti, comprese testimonianze oculari, dell’esecuzione di tre operatori sanitari il 3 ottobre 2019
– prove dei nuovi casi di tortura, sequestri, e esecuzioni di civili
– una banca dati collegata che documenta a 150 violazioni di diritti (in inglese) sostenuta da video, prove fotografiche o testimoniali
– registrazioni di interviste con persone del posto, comprese persone che sono tornata nella zona di occupazione che gettano nuova luce su saccheggi sistematici, estorsioni e reati contro la proprietà
Il rapporto identifica le tendenze compreso il fatto che civili che cercano di ritornare nelle loro proprietà vengono presi di mira e giustiziati, bombardamenti indiscriminati ben al di fuori delle zone delle operazioni e membri delle fazioni sostenute dalla Turchia che chiedono riscatti per restituire i corpi di civili alle loro famiglie. Comprende un reso conto dettagliato dell’esecuzione dei tre operatori sanitari a Suluk il 13 ottobre, così come una cronologia degli attacchi sistematici alle infrastrutture sanitarie e allo staff per tutta la durata dell’invasione.
Attingendo a interviste con coloro che sono ritornati nella zona sotto controllo turco, il report spiega come la Turchia sta cercando di imporre un blackout dell’informazione su queste aree attraverso la violenza, arresti arbitrari e intimidazioni. Nonostante questo il RIC è in grado di presentare informazioni dettagliate sul saccheggio di proprietà pubblica e privata, imprese e cooperative.
La ricerca OSINT (Open Source INTelligence, la cosiddetta intelligence delle fonti libere NdT) è sostenuta da interviste condotte dai team del RIC sul campo: l’unico sopravvissuto di un attacco del TFSA che ha ucciso tre civili, profughi interni senza accesso all’acqua potabile, operatori sanitari presi di mira in attacchi aerei, civili che hanno perso abitazioni e fonti di sostentamento a causa dei saccheggi.
Ricorrendo a tutte queste prove, il afferma che l’invasione della Turchia iniziata il 9 ottobre e l’occupazione in corso di 5000 km2 nelle regioni di Sere Kaniye e Tel Abyad costituisce una ‘guerra contro civili’, e chiede una missione investigativa internazionale indipendente nelle aree della Siria del nord e dell’est sia sotto il controllo turco sia sotto il controllo dell’Amministrazione Autonoma.
Articolo originale:
https://rojavainformationcenter.com/2019/12/report-turkeys-war-against-civilians-1/
Banca dati:
https://rojavainformationcenter.com/2019/12/database-documenting-war-crimes/
Scarica il report originale:
https://rojavainformationcenter.com/storage/2019/12/Turkey%E2%80%99s-war-against-civilians.pdf
Leggi in proposito l’articolo di Chiara Cruciati su Nena-News:
http://nena-news.it/siriarojava-151-crimini-turchi-bombe-saccheggi-rapimenti/
Fonte: Rojava Information Center/Nena-News