Come si è saputo solo ora, il 21 ottobre contro Abdullah Öcalan e gli altri tre prigionieri sono state disposte punizioni disciplinari.I prigionieri del carcere di Imrali attualmente sono isolati dal mondo esterno. Con motivazioni arbitrarie al rappresentante curdo Abdullah Öcalan e agli altri tre prigionieri reclusi insieme a lui, Ömer Hayri Konar, Hamili Yıldırım e Veysi Aktaş, viene negato il diritto a consultazioni con i loro avvocati e visite dei famigliari. I e le legali di Abdullah Öcalan il 2 maggio dopo otto anni avevano potuto visitare di nuovo per la prima volta il loro cliente. Sono seguite altre visite il 22 maggio, il 12 e 18 giugno e il 7 agosto. Da allora le richieste di visita dei legali restano senza risposta.
I tre prigionieri reclusi insieme a Abdullah Öcalan, Ömer Hayri Konar, Veysi Aktaş e Hamili Yıldırım dal loro trasferimento a Imrali nell’anno 2015 hanno potuto ricevere solo due volte i loro famigliari. Queste visite si sono svolte il 5 giugno e il 12 agosto di quest’anno.
Come si è saputo ora, il 21 ottobre è stata disposta una punizione disciplinare contro Öcalan, Konar, Aktaş e Yıldırım. In precedenza ai prigionieri di Imrali già il 10 luglio era stata imposta una punizione disciplinare. Ibrahim Bilmez, avvocato di Abdullah Öcalan, sulla recente punizione dichiara che il suo cliente considera questo operato una manovra politica. Per questa ragione ha desistito dal presentare un ricorso. Gli altri tre prigionieri invece hanno presentato ricorso. Qui il procedimento è ancora in corso.
Bilmez afferma inoltre che la giustizia turca non informa i legali sulle misure disciplinari comminate ai loro clienti sull’isola carcere di Imrali. Per questo non sa quale motivazione è stata citata per la pena. Allo stesso tempo ha chiarito che le pene comminate portano a una sospensione delle viste della famiglia, ma che da questo non dovrebbero essere colpite le visite degli avvocati.
Fonte: ANF