Il leader supremo dell’Iran, nel suo incontro con il presidente turco Erdoğan, ha espresso chiaramente l’opposizione dell’Iran a qualsiasi campagna militare in Siria.
Sayyid Ali Hosseini Khamenei, leader supremo dell’Iran, ha dichiarato martedì (oggi ndr) in un incontro ufficiale con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che qualsiasi attacco militare al nord della Siria “danneggerà sicuramente la Turchia, la Siria e l’intera regione”.
In risposta alle osservazioni di Erdoğan sui “gruppi terroristici”, Khamenei ha affermato che “il terrorismo deve sicuramente essere affrontato, ma un attacco militare in Siria andrà a beneficio dei terroristi”.
Ha anche sottolineato che “i terroristi non sono limitati a un gruppo specifico”.
Erdoğan è in visita a Teheran per colloqui con il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il presidente russo Vladimir Putin.
I colloqui si svolgeranno nell’ambito del processo di pace di Astana, avviato nel 2017 da Teheran, Ankara e Mosca, con l’obiettivo di trovare una soluzione politica alla crisi siriana.
Erdoğan terrà anche incontri bilaterali con Raisi e Putin.
Gli incontri dei presidenti sono fondamentali, in particolare dal momento che la Turchia ha pianificato di lanciare una campagna militare su larga scala nel nord della Siria per occupare ulteriormente parti della regione, presumibilmente al fine di espandere un “corridoio di sicurezza” contro i “terroristi”, vale a dire le forze democratiche siriane (FDS), che dal 2015 conducono una lotta contro lo Stato Islamico (ISIS) in collaborazione con le forze della Coalizione Internazionale.