Gruppi jihadisti islamici, collegati ad Al-Qaeda, hanno preso in ostaggio circa 200 civili kurdi in seguito a violenti scontri con i combattenti kurdi in due villaggi della Siria Orientale, afferma un gruppo di monitoraggio.
“I combattenti del Fronte Al-Nusra e dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) hanno assunto il controllo del villaggio di Tall Aren nella provincia di Aleppo e stanno assediando un altro villaggio nelle vicinanze, Tall Hassel. Hanno preso in ostaggio circa 200 civili tra gli abitanti dei due villaggi, senza fornire dettagli in merito alle loro richieste”, ha dichiarato l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani.
Martedì, la principale milizia kurda della Siria ha emesso una chiamata alle armi per combattere i jihadisti, trascorse alcune ore dall’uccisione di un leader kurdo in seguito a settimane di scontri tra il gruppo minoritario e gli islamisti radicali.
“Invitiamo il popolo kurdo… a fare un passo avanti… chiunque sia idoneo a portare le armi dovrebbe entrare nelle fila dei Comitati per la Protezione del Popolo Kurdo (YPG) e contrastare gli assalti di questi gruppi armati (jihadisti)”, hanno affermato le YPG in una dichiarazione.
Isa Huso, un importante rappresentante politico kurdo, è stato assassinato mentre stava uscendo di casa nella città kurda di Qamishli, in Kurdistan Occidentale, ha riferito un’agenzia stampa filo-kurda. Ció ha sollevato nuovamente il risentimento contro le principali formazioni d’opposizione: la Coalizione Nazionale e la corrente principale dei ribelli dell’Esercito Siriano Libero (FSA).
“Nonostante le nostre ripetute richieste alla Coalizione Nazionale ed al Comando dell’Esercito Siriano Libero… finora questi partiti non sono riusciti ad assumere una posizione chiara contro i radicali”, ha affermato la dichiarazione delle YPG, aggiungendo: “E’ chiaro che i battaglioni dell’FSA collaborano con i gruppi jihadisti”.
La dichiarazione ha individuato il Fronte Al-Nusra e l’ISIS, affermando che essi “si sono alleati per attaccare il popolo kurdo”.
Un rappresentante politico kurdo, membro del Consiglio Nazionale Siriano – che si oppone al Presidente Bashar al Assad – ha detto che la chiamata alle armi non è stata una sorpresa.
“Questi gruppi oscurantisti (Al-Nusra e ISIS) non si stanno concentrando su Homs (in Siria Centrale) o sulla provincia di Damasco, dove ci sono aperte battaglie contro il regime”, ha detto via internet Mohammed Mustafa ad AFP. “Stanno invece assaltando le zone che non sono sotto il controllo del regime e stanno attaccando i Kurdi”. Gli oppositori “accusano i Kurdi di essere a favore del regime, mentre in realtà sono i jihadisti che lo stanno aiutando e tutti coloro che vogliono vedere distrutto il futuro della Siria”, ha aggiunto Mustafa.
Gli scontri tra i jihadisti ed i combattenti kurdi infuriano da circa due settimane, in seguito alla cacciata dei primi dalla cittadina-chiave kurda di Serê Kaniyê (Ras al-Ain), presso il confine turco.
Emarginati per decenni da Damasco, i Kurdi ed i loro combattenti hanno cercato di garantire che non venga assunto il controllo delle loro zone nè dalle forze del regime nè dall’opposizione.
AFP
http://www.ekurd.net/mismas/articles/misc2013/8/syriakurd831.htm
Traduzione a cura della Redazione di ReteKurdistan Italia