Ne parliamo venerdì 13 alle 16.30 con Jacopo Bindi, che ha seguito da vicino la guerra ad Afrin, e Amed Uzun, membro del KNK (Congresso Nazionale del Kurdistan). Introduce e modera Gianni Piazza, docente all’Università di Catania nel dipartimento di scienze politiche e sociali.
È fondamentale oggi comprendere a pieno la portata della rivoluzione in Kurdistan che oggi è nella mira dei piani genocidi della Turchia, che tramite SNA e HTS sta seminando terrore e provocando migliaia di profughi in Siria.
Nel 2012 nel Kurdistan siriano, il Rojava, è nata un’alternativa politica e sociale inedita per il Medio Oriente. Basandosi sul modello del “Confederalismo Democratico”, elaborato da Abdullah Ocalan, la complessa società che popola la regione si organizza autonomamente da 12 anni sviluppando i principi di autonomia delle donne, ecologia e democrazia radicale.
La conferenza si focalizza su come in questo contesto si sono sviluppate le istituzioni politiche democratiche e partecipative dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, quali strategie sono state adottate per espandere la partecipazione a tale progetto politico ad altri gruppi etnico-religiosi presenti nell’area e come le ultime evoluzioni geopolitiche in Medio Oriente incidono sulla realtà curda.