Zübeyde Sarı ha scritto su Özgür Gündem sulla sua recente visita a Serêkaniyê e sulle condizioni della citta’.Il sito Rojava Report ha tradotto alcune parti dell’articolo
in inglese.In alcuni stralci parla del ruolo che la donna sta giocando nella rivoluzione e del nuovo modello sociale che stanno contribuendo a costruire.
Lei parla anche della diversita’ di Serêkaniyê e del carattere multietnico e religioso della rivoluzione.La Rivoluzione nel Rojava è animata dal colore e dalla volonta’ delle donne.
A Serêkaniyê il sistema istituito dal PYD sta lavorando per compensare i danni della guerra.Ognuno a partire dall’età di 7 fino ai 70 anni sta lavorando per la rivoluzione.
Allo scoppio della guerra le panetterie erano chiuse.Le donne che si sono riunite attorno al Modello Economico Collettivo stabilito dal TANDEM hanno riaperte le panetterie e stanno garantendo le necessità di pane alle YPG (Unita’ di difesa del popolo)ed alla popolazione di Serêkaniyê.
Civîn,che lavora nella forneria racconta la situazione delle donne che sono rimaste a Serêkaniyê;le donne curde stanno proteggendo loro stesse lavorando e combattendo.La guerra non significa soltanto prendere un’arma ed andare al fronte.Come donne stiamo combattendo in ogni campo.
Probabilmente questa e’ la prima volta nella storia in cui le donne giocano un cosi attivo ruolo nella costruzione della rivoluzione.Combattono sul fronte, sono in servizio in posizioni di comando e prendendo parte alla produzione.Non c’è luogo nel Rojava dove non vedrete le donne. Sono dappertutto e sono parte del tutto.
Le parole di Asya Abdullah -co-presidente del PYD -“La Rivoluzione nel Rojava è animata dal colore e dalla volonta’ delle donne”- sono un ronzio nelle mie orecchie.
Sì – la Rivoluzione nel Rojava è stata animata dal colore e dalla forza di volontà della donna e dalla fede di quelle donne profumate di trifoglio.Sulle pareti della casa ci sono Ocalan, il Che, Hazrat Ali,la madre Maria, Ahura Mazda.
La notte sta cadendo su Serêkaniyê e tutti sono in una corsa serale.La gente sta camminando velocemente per le loro case con le borse tra le mani,le donne stanno parlando di fronte alle loro case ed i bambini corrono attorno.Al fronte gli scontri stanno continuando,ma il centro della citta’ e’ sicuro.E ‘possibile sentire la gravità della guerra, ma la vita sta continuando al ritmo normale.
Ci dirigiamo verso la casa dove ci fermeremo.Davanti a noi vi è un piacevole edificio con un cortile pieno di fiori ed è come se la guerra non fosse mai arrivata qui.Io entro in casa con cura.
Una fotografia di Abdullah Ocalan, il presidente del KCK, domina il salotto.Dall’altra C’e’ una fotografia di Che Guevara … su un altro muro ci sono leimmagini di Hazrat Ali e della Vergine Maria. Vi è anche un manifesto che spiega l’impero persiano e Ahura Mazda.
Il padrone di casa spiega questo luogo;”Io sono mussulmano ma la Siria e’ un paese cosmopolita,come Serêkaniyê.La mia casa e’ la casa di tutti.Noi non discriminano sulla base della lingua della religione o della razza.Il mio obiettivo è che i miei ospiti possano trovare una parte di se stessi qui e stare tranquilli.
Le sue parole sono un vero e proprio riassunto della Siria. Sì, trovo una parte di me stesso in quella casa ed era molto confortevole.Nonostante tutto quello che è successo, la coperta di stelle mi affascina.
Alla sera andai sul tetto e li dormii. All’alba mi svegliai al suono delle sparatorie, ma non ho avuto paura in me.Serêkaniyê è un posto sicuro. Le locali forze di sicurezza nel centro della città stanno proteggendo bene …
Firat News
Traduzione a cura della redazione di Retekurdistan