Mentre la resistenza di Lice e’ proseguita per 3 settimane,da quando due persone sono state uccise dai soldati turchi,un’altra persona e’ morta nelle proteste e 16 sono rimaste ferite.
176 persone,di cui 31 ragazzini,sono stati arrestati.
La prima azione contro il fallimento dell’AKP nel compiere passi verso la soluzione e la sua accelerazione nella costruzione di postazioni militari ,e’ iniziata il 26 Aprile sulle cime del monte
Meskan.La resistenza ha proseguito nonostante molti interventi violenti e l’arresto di molti manifestanti.
Con l’avvio delle proteste dei blocchi stradali da parte delle popolazioni di Lice il 24 Maggio,la resistenza ha assunto dimensioni senza precendenti.
Alla fine di Maggio le proteste si sono diffuse a Varto nel distretto nella provincia di Muş a a Karliova distretto nella provincia di Bingöl e successivamente ad altre aree.
Il 7 Giugno forze speciali hanno lanciato un’attacco letale a Lice,risoltosi nella morte di due manifestanti,uno di 24 anni e l’altro di 50.Secondo l’associazione dei diritti umani,non vi erano scontri armati al momento della protestae i manifestanti sono stati deliberatamente bersagliati.
A seguito di questo attacco la protesta si e’ diffusa in tutto il Kurdistan ed in molte citta’ della Turchia.I curdi nella Turchia occidentale hanno affrontato molti attacchi razzisti.
Le autorita’ turche hanno chiuso gli occhi davanti agli attacchi razzisti,incoraggiando i gruppi razzisti ad bersagliare i manifestanti,studenti e lavoratori.Parallelamente a questo le irruzioni e la repressione si sono intensificate.
Secondo i dati forniti da Diha,tra il 7 e il 12 Giugno 3 persone sono morte e almeno 16 sono rimaste ferite. La terza persona a morire e’ stato un’ottantenne a Siirt a sopraffatto dal gas durante
la protesta del 9 Giugno.
4 persone sono rimaste ferite ,2 di loro seriamente,in un’attacco delle forze di sicurezza ad un blocco stradale a Varto il 10 Giugno.
Delle 176 persone che sono state arrestate in questo periodo almeno 19 -di cui 8 ragazzini-sono state mantenute in detenzione.
Firat
Traduzione a cura della redazione di Retekurdistan