Connect with us

Hi, what are you looking for?

Retekurdistan.it
Retekurdistan.itRetekurdistan.it

Diritti umani

Incarcerata prima obiettrice di coscienza in Turchia 

Zeynep Duygu Ağbayır, la prima donna obiettrice di coscienza in Turchia è stata messa in carcere.Le forze di polizia hanno perquisito la casa di Zeynep Duygu Ağbayır, la prima donna obiettrice di coscienza in Turchia e componente dei Musulmani Anticapitalisti, a Istanbul 5 giorni fa. Ağbayır non era in casa durante la perquisizione e si è recata al dipartimento di polizia più tardi insieme al suo avvocato per fare una deposizione.

Ağbayır è stata presa in custodia e portata ad Ağrı dove era stata avviata l’indagine contro di lei. Interroga nell’ufficio del procuratore locale, Ağbayır è stata rinviata in tribunale e poi messa in carcere. Viene riferito che il fascicolo su di lei è riservato.

Ağbayır aveva organizzato campagne per i bambini durante i due del suo servizio come insegnante ad Ağrı. Prima obiettrice di coscienza in Turchia, aveva dichiarato l’obiezione di coscienza durante una manifestazione della ‘Associazione per l’Obiezione di Coscienza’ nella piazza Galatasaray di Istanbul il 18 maggio 2013.

 

AĞRI

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sostieni UIKI Onlus

Sostieni
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
Codice Fiscale: 97165690583

IBAN: IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599
BIC/ SWIFT:UNCRITM1710

Potrebbero interessarti anche:

Libertà per Öcalan

Definendo il rifiuto del CPT di visitare la prigione di İmralı, dove continua l’isolamento, come un “atteggiamento politico”, la co-presidente di ÖHD Ekin Yeter...

Turchia

Le donne hanno chiesto il rilascio della graphic designer curda iraniana Shahla Pirastah senza essere espulsa. Shahla Pirastah, graphic designer di Mahabad in Iran,...

Turchia

Sebbene il CPT abbia visitato numerose prigioni in Turchia, non ha visitato İmralı, che è all’ordine del giorno insieme all’isolamento. Il Comitato europeo per...

Turchia

Öcalan ha inviato un messaggio al popolo yazida affermando: “L’appello per la pace e la società democratica è anche una risposta ai 73 massacri...